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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Profughi, la proposta di Legacoopsociali: "Facciamogli fare il servizio civile"

L'idea espressa da Alberto Alberani: "Dobbiamo pensare che i migranti non sono un problema ma una risorsa. Fare il servizio civile in una cooperativa sociale può produrre nuova economia"

Più che fare del "volontariato gratis", profughi e richiedenti asilo dovrebbero essere orientati verso il servizio civile, "come i nostri ragazzi". Ne è convinto Alberto Alberani, responsabile di Legacoopsociali Emilia-Romagna, che lancia oggi la proposta a Regione, Comuni e ministero, in vista della direzione regionale dell'associazione in programma domani a Bologna.

"Dobbiamo pensare che i profughi non sono un problema ma una risorsa - sostiene Alberani- fare il servizio civile in una cooperativa sociale, cioè in un'azienda vera, tra l'altro può produrre nuova economia e dare loro la possibilità di crearsi un lavoro al termine del periodo di servizio civile".

In Emilia-Romagna, soprattutto tra Bologna, Ferrara e la Romagna sono 15 le cooperative sociali che lavorano coi migranti. Ma a causa dei ritardi nei pagamenti da parte dello Stato, hanno un'esposizione di oltre un milione di euro. "Se non gira in fretta, cioè entro due mesi per la chiusura dei bilanci, rischiamo una sofferenza preoccupante - avverte Alberani- per fortuna con le banche abbiamo ottimi rapporti", inoltre "abbiamo forti garanzie che la situazione verra'' sbloccata. Diciamo che la preoccupazione è a livello quattro su dieci".

Di certo, insiste il numero uno di Legacoopsociali, "va risolto il problema". E ammonisce: "Se non la situazione non gira per una questione politica allora chiudiamo il servizio, non la cooperativa; se invece e'' un problema burocratico, allora possiamo avere pazienza". Secondo Alberani, "c'è un meccanismo perverso tra ministero, Prefettura e Comuni che va oliato. Ma capiamo l'emergenza e siamo pazienti". 

Invece, disturbano di più Alberani le accuse di sfruttare il business dei migranti da parte di alcune forze politiche. "C'è anche tanta strumentalizzazione sul tema dei profughi- allarga le braccia il numero uno delle coop sociali - come nel calcio, ognuno dice la sua. Sì, può essere forzato affidare a una cooperativa sociale un servizio in una situazione di emergenza e solo dopo qualche giorno fare il bando. Ma ci vuole anche un po' di buonsenso: come si fa altrimenti ad accogliere 30 minori afgani scaricati da un camion alle 4 di notte?".

Da parte di Legacoop, comunque, "porte aperte a tutti coloro che vogliono visitare i nostri hub, sia quello di via Mattei sia quello per i minori a Budrio- assicura Alberani- e massima trasparenza sui fondi e su come vengono usati i 35 euro al giorno". Nell'accoglienza dei migranti, le coop sociali "sono protagoniste perche'' hanno quella flessibilità che la pubblica amministrazione non può avere- rimarca il dirigente di Legacoop- e in Emilia-Romagna abbiamo anche quella trasparenza che ci permette di non fare casini come in altre parti d'Italia". 

(fonte DIRE)

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