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Cronaca

I “Progetti del cuore” realizzano un mezzo per i cittadini di Imola

Per l’Ant un nuovo Fiat Doblò. La responsabile Paola Bizzi: “Grazie a questo veicolo raggiungeremo i nostripazienti a casa loro dove saranno curati”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

Si è tenuta lunedì 10 dicembre la cerimonia, con tanto di taglio del nastro, d’inaugurazione di un nuovo mezzo per assistere i cittadini svantaggiati di Imola. In questa occasione i “Progetti del Cuore”, avviati da qualche tempo sul nostro comune, rendono disponibile da oggi un nuovo veicolo attraverso il quale l’Ant locale può portare cure e assistenza direttamente alle famiglie imolesi. Il trasporto sociale gratuito avrà una durata di quattro anni, durante i quali il servizio sarà garantito e gestito in maniera integrale: dall’allestimento del mezzo, alla gestione delle spese (come ad esempio l’assicurazione compresa di copertura kasko). Quest’anno a ricevere il mezzo sarà l’Ant, nello specifico l’Ospedale Domiciliare Gratuito Oncologico, che avrà a disposizione un Fiat Doblò attrezzato per fornire cure a domicilio ai cittadini imolesi, a seconda delle loro necessità. Da sempre l’Ant si occupa di aiutare le persone in difficoltà del territorio, che ogni giorno hanno bisogno di assistenza. Il progetto è stato presentato lunedì 10 dicembre alle 12, con una conferenza stampa pubblica che si è tenuta in Piazza Matteotti, a Imola, alla presenza del Sindaco Manuela Sangiorgi, l’Assessore al Welfare Ina Dhimgjini e dei dirigenti della stessa Ant e dell’Ospedale domiciliare, oltre ai tanti operatori e volontari e agli sponsor che hanno aderito a questa iniziativa a favore dei cittadini. “Avere un mezzo attrezzato è per noi davvero fondamentale – ci ha spiegato la delegata dell’Ant di Imola Paola Bizzi – Il nuovo mezzo coprirà completamente il territorio imolese. Grazie a questo veicolo riusciremo a raggiungere le abitazioni dei malati oncologici e non solo, dove le infermiere avranno la possibilità di apportare cure, trattamenti o effettuare esami specifici. Si tratta di un mezzo che sarà utilizzato principalmente dalla nostra Michela Petraro, una delle migliori infermiere in azione sul territorio, grazie al quale potrà seguire quotidianamente tutti i nostri pazienti, scaglionati nell’arco della settimana. All’interno del mezzo avremo infatti strumentazioni importanti per eseguire qualunque tipo di analisi a domicilio, dalle ecografie ai prelievi del sangue. Il nuovo veicolo ci permetterà anche di portare nelle case degli ammalati la nostra profilassi per il dolore, considerando che a Imola siamo i primi in Italia ad aver creato questo servizio che fa capo all’Ospedale Domiciliare Gratuito Oncologico. Il mezzo di trasporto, quindi, non sarà adibito al trasporto disabili, ma servirà soltanto alle nostre infermiere per portare le cure a domicilio, il tutto grazie a un’organizzazione capillare che copre ogni esigenza dei nostri pazienti. Vorrei quindi ringraziare di cuore i nostri concittadini e tutte le imprese delle nostra zone che hanno permesso l’acquisto di questo importantissimo mezzo”. A sostenere il progetto anche Annalisa Minetti, che aveva presentato l’iniziativa all’inizio nell’ambito dei “Progetti del Cuore”: “La mia esperienza personale mi ha resa particolarmente sensibile a tutte le iniziative con cui si cerca di migliorare la vita dei cittadini svantaggiati, al punto di avermi guidato verso i “Progetti del Cuore” come quello che si sta portando avanti a Imola: la vocazione di questa iniziativa è di contribuire a risolvere il problema, sempre più stringente per l’Amministrazione pubblica e per le associazioni di volontariato, della destinazione di fondi per l’acquisto di mezzi da trasformare e adibire al trasporto dei cittadini con disabilità o ridotta capacità motoria”. Ed è stato proprio grazie alla partecipazione della attività locali che si è potuta garantire l’esistenza di questo un servizio, che corrisponde ad una necessità imprescindibile sul territorio. Le aziende che hanno aderito, oltre a trasferire sul proprio marchio il valore aggiunto di questo nobile servizio, hanno potuto sostenere e aiutare i membri più fragili della comunità.

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