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Sicurezza in Bolognina: negozianti pronti a pagare i vigilantes 'condivisi'

L'idea è venuta da alcuni commercianti. In attesa di risposte dalle istituzioni, il Comitato 'Progetto Bolognina' intanto fa da sé: mostre, premi e un logo per il quartiere. E si torna a parlare di XM24

Contro furti e rapine, i commercianti della Bolognina stanno pensando di auto-tassarsi per pagare una guardia armata.

Una sorta di vigilante 'condiviso' operativo soprattutto nelle strade più critiche e a ridosso dell'orario di chiusura dei negozi. Lo rende noto il comitato Progetto Bolognina per voce di Fabio Gualandi: "L'idea è venuta da alcuni nostri colleghi e la vaglieremo, siamo un unico centro commerciale all'aperto, potremmo dividere la spesa e difendere l'incasso. Ma non sappiamo se riusciremo a farlo". I negozianti dell'area a nord della stazione preferirebbero però la presenza delle Forze dell'ordine.

Progetto Bolognina ha già fatto installare 28 telecamere di sicurezza a spese del comitato, dei commercianti o dei condomini interessati e di Ascom, ma ora mette ora a disposizione un numero di telefono (3273974688) per segnalazioni tramite sms o Whatsapp, dei problemi che riguardano il quartiere, anche in forma anonima.

Il Comitato però chiede all'amministrazione di accendere prima le luci sotto il portico alla sera, ora molto bii, come documentato in un filmato (GUARDA IL VIDEO), rendere più efficace l'ordinanza anti-alcol (pena la chiusura dell'esercizio che sgarra) e non lasciare l'Xm24, il centro sociale sotto ssgombero di via Fioravanti, vuoto: "A noi va benissimo la caserma - continua Gualandi a patto che - in tempi brevi la struttura venga occupata. Non vogliamo un altro contenitore vuoto".

E proprio dell'XM24, un'altra esponente del Comitato, Simona Bentivogli, dice: "Ha creato problemi a chi vive e lavora lì. Faccio notare però che quando hanno voluto spostare la rotonda di via Gobetti ci sono riusciti. Dispiace vedere che le azioni forti di chi non sta alle regole vengono premiate".

Dunque, basta con incontri e tavoli di discussione "vogliamo soluzioni per quello che è diventato un ghetto dove la situazione della sicurezza non è migliorata", dice Bentivogli anzi, negli ultimi tempi ci sarebbe una "recrudescenza", tra furti nei negozi e rapine, oltre alla chiusura di diverse attività storiche del quartiere. "Un anno fa Merola aveva promesso di stare vicino ai commercianti, ma siamo ancora le parole", sottolinea Gualandi.

INIZIATIVE. I commercianti anti-degrado, in attesa di un cenno del Comune, fanno da sè: hanno commissionato agli istituti tecnici della città dove si insegna grafica un logo della Bolognina. Hanno organizzato la mostra fotografica sulle vetrine e all'interno dei negozi, in programma per marzo e oggi il Comitato ha premiato con una targa il commissariato Bolognina-Pontevecchio "per aver arrestato uno degli autori di innumerevoli spaccate che hanno funestato la Bolognina". E c'è anche la proposta di intitolare il parco della caserma Sani a Quinto Orsi, il meccanico investito da un malvivente nella sua officina. (dire)

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