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Cronaca Fiera / Viale Aldo Moro

Province, cambiano le istituzioni sul territorio: 'aree vaste' entro fine anno

In Emilia-Romagna cambia l'assetto delle Istituzioni sul territorio, ma senza intaccare i servizi ai cittadini. Bonaccini: 'Salvaguardia dei posti di lavoro dei dipendenti delle province'

In Emilia-Romagna cambia l'assetto delle Istituzioni sul territorio, ma senza intaccare i servizi ai cittadini. E' questo l'obiettivo della legge di riordino approvata ieri in Regione dall'Assemblea legislativa. Si tratta della legge Delrio che l'Emilia-Romagna ha deciso di applicare sul riordino delle Province, preparando il terreno per la sperimentazione delle Aree vaste entro fine anno. Introdotto e con la Legge 7 aprile 2014 n. 56, "Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni", le aree vaste operano come enti amministrativi nei rapporti con enti locali, città metropolitane e regioni. 

"Oggi giornata importante - ha detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini nel suo intervento in Aula - perchè nel contesto delle riforme costituzionali previste dal Governo, consente di attuare già entro lestate, come peraltro promesso, il ridisegno istituzionale previsto dalla legge Delrio. Salvaguardando i posti di lavoro dei dipendenti delle province e definendo i compiti delle diverse istituzioni. Ma noi andremo oltre, preparandoci immediatamente al passo successivo che riguarder la sperimentazione delle aree vaste interprovinciali, entro la fine dellanno. Che per noi significher processo di semplificazione, aggregazione, efficientamento".

Con questa legge viene creata l'Agenzia regionale per il lavoro e affidate maggiori funzioni all'Arpa e all'Agenzia regionale di Protezione civile. La Città metropolitana di Bologna viene riconosciuta come hub a livello regionale.

COSA PREVEDE. Il personale della Città metropolitana e delle Province. Entro la fine del 2015, anticipando i tempi previsti dalla “circolare Madia” (1/2015), la Regione si impegna a garantire una collocazione certa al personale interessato (circa la metà delle 3966 persone attualmente impiegate nelle amministrazioni provinciali). Quasi 2000 dipendenti resteranno alle Province per svolgere le funzioni fondamentali indicate dalla legge 56/2014 (cosiddetta “legge Delrio”), come ad esempio la pianificazione dei servizi di trasporto di ambito provinciale e gli interventi per l’edilizia scolastica.

Un nuovo modello di governo territoriale. Il testo normativo attua la legge Delrio (56/2014) e prefigura anche un nuovo modello di governo territoriale che pone le basi per la realizzazione di Aree vaste interprovinciali fondate sull’aggregazione funzionale tra Province.
I territori provinciali potranno fare sistema per sviluppare al meglio nuove strategie territoriali e gestire i servizi in modo unitario (ad esempio in materia di turismo, trasporti o protezione civile), in linea con le esigenze di cittadini e imprese. 
In questo quadro, emerge il ruolo strategico affidato alla Città metropolitana di Bologna, sia in riferimento all’area bolognese, sia sull’intero territorio (hub regionale). Valorizzate anche le Unioni di Comuni, come perno dell’organizzazione dei servizi di prossimità al cittadino. Forte spinta anche alle fusioni di Comuni, che ne ridurrà ulteriormente il numero. Ambiente, sicurezza del territorio e lavoro: la riorganizzazione delle funzioni attraverso le Agenzie. 

La legge individua nuovi e più appropriati modelli organizzativi (Agenzie) per le funzioni in materia di ambiente, energia, sicurezza territoriale e protezione civile, puntando su unificazione, razionalizzazione e semplificazione delle competenze di ciascun livello di governo.
In particolare, opera un rinnovamento nell’organizzazione di Arpa (Agenzia regionale per la prevenzione e l’ambiente) che diventerà le nuova “Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia” e unifica in capo all’Agenzia regionale di protezione civile anche le funzioni di sicurezza territoriale. Per assicurare un importante presidio sulle politiche formative e di sostegno al lavoro, la legge, infine, istituisce l’Agenzia regionale per il lavoro.

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