Sul profilo Facebook dell'assessore Rizzo Nervo una richiesta esplicita: "Nel 2009 il Comune di Bologna ha aderito alla moratoria delle pubblicità lesive della dignità promossa dall'Udi (Unione Donne d'Italia - ndr). Perché non fai rimuovere questa?" E così si alternano risposte e commenti in rete, in verità quasi tutti a favore della foto che ritrae una bimba in bikini, sulla sdraio, in totale relax.

Alla protesta si associa anche la consigliera comunale Sel Cathy La Torre: "Chiederò che il Comune di Bologna si impegni per il ritiro di questa pubblicità" scrive sul suo profilo Facebook "Gli stereotipi di genere applicati ai bambini sono un male da sconfiggere".

Sempre a Facebook affida la sua sorpresa il consigliere Pdl Daniele Carella: "Incredibile ma vero, c'è chi ha contestato questa pubblicità giudicandola offensiva! Ma offensiva de che? Chi può offendere e perché? Io dico che c'è gente che proprio non ha problemi nella vita e allora cerca di inventarseli, per sé e gli altri!"

"Mi spiace per l'interpretazione data alla foto della nostra campagna" dichiara Monica Crovetti di So.ge.se. interpellata da Bologna Today "l'idea è partita dall'idea, molto bolognese, del polleggio, del relax sul lettino. Invece della solita donna avvenente e in bikini, abbiamo trovato divertente utilizzare la foto di una bimba, con rossetto e occhiali della mamma". Niente tacchi a spillo, trucco pesante, smalto o ammiccamenti dunque per la società di gestione di impianti sportivi a Bologna e provincia, che sottolinea come tra le attività sportive ci sia proprio qualla dedicata ai bambini, all'educazione e alla crescita nello sport e nello stile di vita sano.