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Cronaca

Fuga e tentativo di suicidio in Questura: poliziotti sotto la lente di ingrandimento

Avviate verifiche su eventuali negligenze nella condotta di sei poliziotti, dopo alcuni episodi che si sarebbero registrati in Questura

Sono stati avviati accertamenti circa eventuali negligenze nella condotta di sei poliziotti, finiti sotto procedimento disciplinare, dopo alcuni episodi che si sarebbero registrati in Questura - tra fine gennaio e inizio febbraio - nell'ambito del controllo di alcuni soggetti arrestati.

I casi all'indice riguardano la fuga di un soggetto trattenuto in Questura perchè ritenuto colpevole di furto. La Procura aveva aperto un'inchiesta a carico di tre agenti con l’ipotesi di "procurata evasione colposa", ma le posizioni potrebbero venire archiviate, perchè poi il fuggiasco era stato rintracciato.
Il secondo episodio vede protagonista un uomo condannato per direttissima: anche lui si trovava in Questura quando ha tentato di impiccarsi, nella camera di sicurezza. Lo hanno salvato gli stessi agenti. In questo caso la Procura aveva aperto un fascicolo conoscitivo. 

Da quanto si apprende, il provvedimento disciplinare potrebbe essere quello della "Deplorazione", ovvero una dichiarazione scritta di formale riprovazione, con la quale vengono punite: 1) le abituali o gravi negligenze nell'adempimento dei propri doveri; 2) le persistenti trasgressioni già punite con sanzioni di minore gravità; 3) le gravi mancanze attinenti alla disciplina o alle norme di contegno; 4) le mancanze gravemente lesive della dignità delle funzioni; 5) gli atti diretti ad impedire o limitare l'esercizio dei diritti politici o sindacali o del mandato di difensore o di componente di un organo collegiale previsto dalle norme sulla Polizia di Stato; 6) la negligenza nel governo o nella cura delle condizioni di vita e di benessere del personale o nel controllo sul comportamento disciplinare dei dipendenti; 7) la negligenza o l'imprudenza o la inosservanza delle disposizioni sull'impiego del personale e dei mezzi o nell'uso, nella custodia o nella conservazione di armi, esplosivi, mezzi, materiali, infrastrutture, carteggio e documenti. Essa comporta il ritardo di un anno nell'aumento periodico dello stipendio o nell'attribuzione della classe di stipendio superiore, a decorrere dal giorno in cui verrebbe a maturare il primo beneficio successivo alla data nella quale la mancanza è stata rilevata. 
La deplorazione può essere inflitta anche in aggiunta alla pena pecuniaria in relazione alla gravità della mancanza e alla personalità del responsabile. La deplorazione è inflitta dagli stessi organi di cui all'art. 4. - Sanzioni disciplinari per il personale dell'Amministrazione di pubblica sicurezza e regolamentazione dei relativi procedimenti.

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