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Cronaca

Spara in un parco scagliandosi contro i senza Dio: vertice in Procura

Il fine settimana scorso, armato di una Smith and Wesson, aveva sparato in aria pronunciando frasi deliranti. Si attende l'esito dell'esame dei diversi telefoni cellulari

Ieri mattina si è tenuto un vertice in Procura a Bologna tra il procuratore aggiunto e coordinatore del pool anti-terrorismo Valter Giovannini, la dirigente della Digos di Ravenna Monica Grazioso e il pm Antonello Gustapane, dopo l'arresto a Ravenna di L.F., albanese 28enne, che il fine settimana scorso, armato di una Smith and Wesson, aveva sparato in aria pronunciando frasi deliranti, scagliandosi contro i senza Dio, in un parco di Ravenna. 

Ora le indagini si dividono: a Ravenna si indaga sulla detenzione della pistola, risultata rubata, mentre a Bologna si attende l'esito dell'esame dei diversi telefoni cellulari rinvenuti a casa del 28enne che sta impegnando la Polizia Postale e la Digos. 

Gli inquirenti stanno cercando di capire se l'uomo, musulmano, incensurato e regolare sul territorio italiano, sia una persona psicologicamente instabile sulla quale si è innestata una forma di radicalizzazione religiosa che potrebbe sfociare in atti di terrorismo. 

La pistola, risultata rubata e detenuta illegalmente, conteneva ancora 4 colpi, quando era stato fermato dagli agenti. Era anche scattata la perquisizione nell'abitazione: sul muro era stata trovata la scritta in albanese "Dio è il più grande" e altre frasi inneggianti alla grandezza di Allah. Oltre ai cellulari, un dispositivo elettronico GPS, documenti cartacei, CD e DVD.

Da quanto si apprende, il giovane, che non è seguito dai servizi sociali, aveva parlato con alcuni amici e religiosi del suo stato psicologico, così gli era stato consigliato di leggere il Corano per trovare tutte le risposte al suo disagio. 

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