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Reddito di cittadinanza ai senzatetto: task force di Inps e Comune in strada

L'obiettivo è che il progetto 'Inps per tutti' entri in vigore già da luglio. Assistenti sociali sul territorio per intercettare i clochard a cui dare una mano

Patto in arrivo tra l'Inps e il Comune di Bologna per favorire l'accesso al reddito di cittadinanza da parte delle persone senza fissa dimora. Il sindaco Virginio Merola e il presidente dell'Istituto di previdenza, Pasquale Tridico, ne hanno parlato oggi nel corso di un faccia a faccia a Palazzo D'Accursio.

L'obiettivo dell'incontro era proporre al sindaco il progetto Inps per tutti, che, come spiega Tridico, l'Istituto sta portando in diverse città d'Italia: Napoli, Roma, Milano, Torino e adesso Bologna. "Con questa iniziativa, l'Inps si apre anche all'utenza più fragile della città, tipicamente i senzatetto", continua Tridico: il primo strumento sul tavolo "è il reddito di cittadinanza, ma non solo".

L'idea è intercettare i bisogni attraverso unità mobili, camper o gazebo - spiega il presidente dell'Inps - in posti identificati dal Comune attraverso gli assistenti sociali". In questo modo sarà possibile spiegare anche ai clochard le opportunità in campo "ed eventualmente, se quei soggetti rispondono ai requisiti reddituali e patrimoniali, dare il reddito di cittadinanza", continua Tridico.

Una volta siglato, inoltre, l'accordo punta anche a superare il problema della mancanza di domicilio: in questo caso si tratta di utilizzare oppure istituire, dove non presenti, gli elenchi comunali con le residenze fittizie (a Bologna è questa la funzione di via Mariano Tuccella, che esiste solo sulla carta).

Su questi temi "ho trovato nel sindaco un'ampia disponibilità" sottolinea Tridico. Merola ricambia, sottolineando per prima cosa che è la prima volta in cui un presidente dell'Inps, da quando fa il sindaco, gli chiede un incontro in Comune.

"Sul tema degli adulti in condizione di grave fragilità lavoriamo da tempo e poter usufruire di tutte le provvidenze che l'Inps mette a disposizione di queste persone è sicuramente molto utile", afferma Merola. "Quindi collaboreremo su questo e anche per l'applicazione del reddito di cittadinanza, anche attraverso la nostra esperienza di 'Insieme per il lavoro' - spiega Merola - in modo da fare un lavoro sempre più mirato e utile per i bisogni che queste persone esprimono".

Merola punta molto sul protocollo attivato con la Curia per favorire l'inserimento lavorativo di persone in difficoltà. "Sul reddito di cittadinanza l'esperienza di 'Insieme per il lavoro' potrà essere molto utile - dichiara il primo cittadino - per integrarsi con l'arrivo dei navigator e anche con i Centri per l'impiego".

Insomma, "mettiamo insieme le forze e sarà molto importante la disponibilità dell'Inps a condividere le banche dati - aggiunge Merola - perché dobbiamo dare questi sostegni con equità e non disperdendo le forze". Nell'incontro di oggi, l'Inps ha messo a disposizione il testo base di accordo già proposto ad altre città: "Ora lo adattiamo alla nostra situazione, lo integriamo con 'Insieme per il lavoro' e poi saremo operativi", afferma Merola.

L'obiettivo, anche a detta dell'Inps, è far sì che il protocollo cominci ad essere operativo già da luglio. Del resto, "tramite 'Insieme per il lavoro' molti dati li abbiamo già a disposizione e quindi possiamo partire subito", è fiducioso l'assessore al Lavoro, Marco Lombardo. Il patto con la Curia si concentra proprio su "persone disoccupate e fragili", ricorda Lombardo, quindi l'attivazione del reddito di cittadinanza può essere utile "in una logica di incentivo per le assunzioni", considerando che il progetto già conta sulla disponibilità di diverse imprese. (Dire)

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