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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Sicurezza: dalla Regione fondi raddoppiati per le telecamere

La giunta Bonaccini stanzia 2 milioni di euro in più per telecamere, stabili degradati, illuminazione e mediazione culturale

Stefano Bonaccini punta sulla sicurezza. La sua giunta, all'ultimo anno di mandato, ha deliberato di raddoppiare i fondi investendo nel 2019 due milioni di euro in più in telecamere che leggono le targhe, riqualificazione di stabili degradati, miglioramento dell'illuminazione e mediazione culturale.

Si parte da una generale contrazione dei reati in regione negli ultimi anni, del 14,8% dal 2013. "Finchè non li avremo annullati tutti non saremo soddisfatti- assicura il sottosegretario alla presidenza della Regione Giammaria Manghi- ma un dato di tendenza lo possiamo consegnare, nell'intento di fare di qui in avanti una narrazione abbastanza stretta degli interventi", nel tentativo di rassicurare i cittadini. Sulla sicurezza, sottolinea il sottosegretario, "vogliamo cominciare a dire la verità. Cercheremo una volta al mese di tirare fuori almeno uno degli interventi che si fanno nei territori".

Lo strumento sono i patti con i Comuni, un'ottantina quelli stretti a partire dal 2014, con l'obiettivo della prevenzione della criminalità. La Regione ci ha investito oltre 4,3 milioni di euro. Solo tra il 2017 e il 2018 sono stati finanziati in tutto 45 progetti che hanno coinvolto 34 amministrazioni comunali, 10 Unioni e l'Universita' di Bologna, con un finanziamento regionale di oltre 2,3 milioni di euro.

E per il 2019 l'amministrazione ha deciso di raddoppiare gli stanziamenti dell'anno scorso, mettendo a bilancio oltre 2 milioni di euro per nuovi progetti nelle citta'. Per quanto riguarda ad esempio Bologna, in arrivo di sono nuove telecamere alla Croce del Biacco e nell'area del giardino Pioppeto Mattei (il progetto vale in tutto 143.000 euro).

Sempre in tema di sicurezza, la Regione conferma il ricorso nei confronti del decreto voluto dal ministro dell'Interno Matteo Salvini. "C'è la volontà di rispettare la norma- sottolinea ancora Manghi- ma facciamo ricorso perchè alcune norme ci sembrano improprie rispetto agli effetti perniciosi che possono generare sul territorio". (dire) 

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