Spostamenti tra regioni, decisivi i dati di oggi: no al passaporto sanitario
C'è grande attesa per il via libera agli spostamenti interregionali e all'estero anche se non fanno ben sperare le dichiarazioni di oggi del presidente dell’Iss Brusaferro
C'è grande attesa per il via libera agli spostamenti interregionali e all'estero. Saranno decisivi i dati a oggi, 29 maggio, per prendere una decisione,
Non fanno ben sperare le dichiarazioni del presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, in audizione in commissione Bilancio alla Camera: "In autunno, da ottobre in poi, comincia la stagione in cui le infezioni alle alte vie respiratorie si diffondono e si raccomanda la vaccinazione antinfluenzale: è la stagione in cui è più probabile la diffusione per via aerea delle infezioni alle alte vie respiratorie aumenta”.
“Abbiamo superato la curva di picco dell’infezione- aggiunge - siamo nella parte di discesa e in una fase di controllo della situazione, ma richiede un’attenzione particolare: la capacita’ di identificare e diagnosticare i casi sospetti precomente e tempestivamente, laddove ci sono di isolarli e di adottare i controlli”.
Anche Brusaferro mette in guardia: “Ci avviamo nella prossima settimana ad una sfida ancora piu’ importante, data dal fatto che sara’ liberalizzata la mobilità tra le regioni e anche quella internazionale: il che richiede una capacita’ ancora piu’ attenta e più precisa di monitorare i fenomeni e di rispondere laddove si dovessero verificare casi o piccoli focolai”.
Passaporto sanitario
Grande polemica sulla richeista di una sorta di "passaporto sanitario" per raggiungere le regioni con minor numero di contagio. "Invito tutti a rileggere l'articolo 120 della Costituzione italiana, che chiarisce molto bene la disciplina: la Regione non può istituire e adottare provvedimenti che ostacolino in qualsiasi modo la libera circolazione delle persone e delle cose, né limitare l'esercizio del diritto al lavoro in qualunque parte del territorio nazionale - ha detto il ministro per gli affari regionale Francesco Boccia - Se la comunità scientifica dice che non ci sono passaporti sanitari, non ci sono: altrimenti, li avremmo tutti noi, qui, assieme alla tradizionale carta di identità".
"Nei prossimi giorni, nelle prossime ore -ricorda il ministro- l'ultimo 'clic' che riporterà il Paese a muoversi dovrà essere quello del buonsenso. Se tutte le Regioni ripartono, ripartono senza distinzione sul profilo dei cittadini residenti in una Regione o in un'altra, se le autorità sanitarie e il Governo decideranno che il Paese è pronto per la ripartenza".
Boccia sottolinea "la distinzione fra cittadini che provengono da una città o da un'altra non è prevista dalla nostra Costituzione: se siamo tutti sani, ci muoviamo nel Paese come abbiamo sempre fatto. Diversa è la valutazione che porti a prevedere una fase di quarantena: ma non siamo in quella situazione e in ogni caso occorre un accordo fra le parti, fra tutte le Regioni - e aggiunge - questa esperienza deve indurci a rafforzare ancora di più la prevenzione territoriale pubblicai".