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Cronaca Centro Storico / Piazza Maggiore

Trascrizioni matrimoni gay al via, tanti già in Comune. Ndc frena: "Non vale, Merola illude"

Davanti a Palazzo d'Accursio tante coppie dello stesso sesso per registrare l'unione celebrata all'estero. Fra loro anche il senatore Lo Giudice. Castaldini avvisa: "Non si possono registrare, lo conferma il Prefetto"

Da oggi, 15 settembre 2014, a Bologna è possibile registrare i matrimoni fra persone dello stesso sesso contratti all'estero: è lo stesso sindaco di Bologna Virginio Merola a trascrivere le prime unioni nell'archivio di stato civile del Comune. "Un bell'atto di civiltà, un altro richiamo al Parlamento a fare presto" il commento del senatore bolognese Sergio Lo Giudice, presente a Palazzo d'Accursio per l'apertura del registro insieme al suo compagno e al loro figlio. Con loro anche altre coppie.

NDC: "SE NON C'E' LEGGE NAZIONALE NON VALE". Le nozze gay contratte all'estero "non si possono registrare, me lo conferma una lettera del Prefetto Ennio Mario Sodano, arrivata in Comune venerdì sera e protocollata questa mattina". Una lettera in cui si dice che "questa pratica e' nulla, in assenza di una legge nazionale sul tema". Ad annunciarlo, proprio oggi, è la consigliera comunale Ncd a Bologna, Valentina Castaldini, presidente della commissione Affari istituzionali.

Registrazione matrimoni gay al via: in tanti già in fila in Comune

L'ESPOSTO DELLA CASTALDINI. Il 24 luglio scorso, la Castaldini aveva inoltrato un esposto allo stesso Sodano e al ministro degli Interni, Angelino Alfano, contro la decisione del sindaco, Virginio Merola, che scelto di avviare la pratica della registrazione delle nozze omosessuali contratte all'estero sotto del Due Torri. E ora "C'e' una lettera formale del Prefetto che da' ragione alla mia tesi - chiarisce Castaldini parlando all'agenzia Dire - ed e' molto grave che il sindaco illuda le persone in questo modo, permettendo loro di registrare un atto, quando sa gia' che non si puo' fare". Ancora ieri, da Palazzo D'Accursio si ricordava che da oggi le persone residenti a Bologna dello stesso sesso sposatesi all'estero potranno chiedere la trascrizione degli atti relativi al loro matrimonio nell'archivio di stato civile del Comune di Bologna, e questo grazie appunto ad una direttiva del 30 giugno scorso firmata dal sindaco.

Nell'avviare questa procedura, per la consigliera Valentina Castaldini (Nuovo Centro Destra), Merola avrebbe abusato del suo potere. Quanto al fatto che in alcuni Comuni d'Italia, tra cui Fano, la registrazione sia gia' avviata: "So gia' che nei prossimi giorni uscirà una circolare del ministro Alfano che chiarirà tutto - ha commentato l'esponente felsineo Ndc - e' assurdo che su temi cosi' delicati non si sia potuto dialogare, costringendomi a fare un esposto. Una dimostrazione del modo di lavorare del sindaco, che preferisce accontentare degli amici, pitttosto che garantire il rispetto delle leggi".

COSA SERVE PER REGISTRARSI. Per registrare l'unione al Protocollo Generale di piazza Maggiore 6 serve un bollo da 16 euro, un documento di identità, l'atto di matrimonio originale legalizzato dal Consolato o dall'Ambasciata italiana estere.

(Fonte Dire)

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