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Cronaca

Modifiche in arrivo per il regolamento edilizio: 'Servono per la rigenerazione urbana'

Perplesse le opposizioni. Alcune modifiche riguarderebbero gli incentivi volumetrici a favore di interventi finalizzati al miglioramento della sostenibilità degli edifici esistenti negli ambiti storici

 Il Comune di Bologna ritocca il Regolamento urbanistico edilizio (Rue) e tanto il M5s quanto Coalizione civica drizzano le antenne. Le modifiche sono state illustrate in commissione dall'assessore all'Urbanistica, Valentina Orioli, affiancata dal dirigente Francesco Evangelisti. A valle delle innovazioni apportate dalla normativa regionale, nell'assetto definitivo "avremo un regolamento edilizio tipo sostanzialmente uguale a quello di tutti i Comuni della regione", spiega Orioli, ma intanto "in questa fase transitoria abbiamo ritenuto e dovuto inserire nel Rue alcuni elementi di novità".

Ci sono alcuni adeguamenti lessicali e l'introduzione di un rimando alla nuova legge regionale sulle sale gioco, ma soprattutto alcune modifiche sostanziali. Una riguarda gli incentivi volumetrici a favore di interventi finalizzati al miglioramento della sostenibilità degli edifici esistenti negli ambiti storici: in pratica, la modifica estende ad alcuni ambiti prima esclusi la possibilità di applicare questi incentivi, in termini di ampliamento volumetrico.

Uno di questi ambiti è la Bolognina, che Evangelisti usa come esempio per spiegare le motivazioni del provvedimento: in quella zona "abbiamo già avuto molte richieste di intervento" e ora "abbiamo deciso che fosse opportuno adeguare la normativa in modo che la possibilità fosse concessa a tutti quelli che vogliono fare un intervento di miglioramento, invece di andare ogni volta in Consiglio con una deroga per valutare l'interesse pubblico". Si tratta, continua il dirigente, di favorire interventi di miglioramento di edifici "in cattive condizioni dal punto di vista soprattutto sismico ed energetico", cogliendo "occasioni di riqualificazione altrimenti non facilmente realizzabili".


Un'altra modifica, invece, "è restrittiva rispetto alla legge nazionale", afferma Evangelisti, perché in tema di ristrutturazioni e uso delle volumetrie "noi limitiamo le possibilità in alcuni ambiti dove esistono ragioni di tutela", ad esempio rurali o storiche.

L'illustrazione delle modifiche genera dei dubbi in Dora Palumbo (M5s) ed Emily Clancy (Coalizione civica). Quest'ultima, in particolare, non vede di buon occhio la possibilità di "aumentare gli interventi in modo cospicuo in ambiti già di insediamento". Orioli replica sottolineando che le due operazioni "sembrano una opposta all'altra, ma in realtà c'è una coerenza di fondo data dall'attenzione al tema della rigenerazione urbana e al riuso del territorio".

Da una parte, infatti, "andiamo ad essere un po' più stretti su rigenerazioni che spesso hanno dato luogo ad un uso molto libero delle volumetrie", afferma Orioli. Dall'altro lato, c'è l'aspetto degli incentivi: "E' un tema che la legge regionale ha appreso da Bologna. Qui già esisteva ma non si applicava nelle parti più moderne della città storica, ad esempio la Bolognina- conclude l'assessore- e ora abbiamo ritenuto di estenderla, ferma restando la compatibilità con i tessuti urbani" (PAM/DIRE)

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