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Scontri Festa Unità: 'Impedita la contestazione, mentre Renzi parlava di libertà di espressione'

Le video-testimonianze del ragazzo e della ragazza feriti durante gli scontri: 'Parco pubblico militarizzato'

All'indomani delle dure contestazioni a Matteo Renzi, a Bologna per la chiusura della Festa dell'Unità in Montagnola, si cercano le responsabilità degli scontri tra polizia e collettivi: al momento sono solo le tre denunce della polizia, ma la Digos sta continuando ad analizzare foto e filmati. In particolare, gli investigatori analizzeranno con attenzione i filmati per trovare chi sia stato a lanciare la grossa pietra che ha colpito il giornalista Antonino Monteleone, inviato per ''Piazza pulita''. E tra gli episodi su cui si cerca di fare chiarezza c'è anche un calcio assestato da uno dei manifestanti ad un fotografo (guarda il video).

Oggi il collettivo Hobo pubblica le video-testimonianze del ragazzo e della ragazza feriti durante gli scontri: 'Due giorni dopo la manifestazione contro l’Expo, a Bologna insieme a tante e tanti abbiamo contestato il ducetto Renzi a una Festa dell’Unità svuotata di qualsiasi legittimità - ha scritto il collettivo in una nota - abbiamo resistito alle cariche della polizia e al dispositivo di militarizzazione del PD, abbiamo dimostrato ancora una volta che attaccare il partito della nazione è possibile e necessario. E che l’opposizione alla logica dell’Expo si costruisce il primo maggio a Milano e tutti i giorni sui nostri territori".

"L'indignazione deve nascere dal fatto che ci è stato impedito di contestare" dice l'attivista "mentre all'interno Renzi millantava la libertà di espressione, protetto dai suoi servi".

Renzi alla Montagnola: le contestazioni

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