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Cronaca Navile / Via Mario Fantin, 15

Famiglie in difficoltà all'ex Galaxy: "Comune ci chiede l'affitto, ma molti non hanno reddito"

Sono preoccupati gli occupanti del residence di Via Fantin per la richiesta di pagare un affitto: "Molti non hanno reddito e andrebbe valutato caso per caso"

E' domenica pomeriggio. Piove e fa freddo, ma questo non frena il gioco dei ragazzi e dei bambini che sotto al portico tirano dei calci ad un pallone. Siamo all'ex residence Galaxy di via Fantin, la struttura che il Comune di Bologna ha destinato da qualche mese all'emergenza abitativa, gestendolo insieme ad Aspi. Era ottobre quando qui sono stati trasferiti gli occupanti dell'ex Telecom e via via anche famiglie provenienti da altri sfratti e sgomberi. 

Fra gli ospiti del residence c'è preoccupazione perchè il patto di adesione fra gli inquilini e il Comune di Bologna prevede il pagamento di un affitto la cui quota starebbe intorno ai 200 euro: "Sapevamo che ci sarebbe stato un affitto da pagare per stare qui, ma non sapevamo con certezza a quanto potesse ammontare e ci era stato detto a voce che non sarebbe arrivato comunque a duecento euro. Siamo preoccupati perchè molti qui non hanno reddito: come faranno a pagare? Cosa succederà se questi pagamenti non verranno effettuati e quali sono i tempi per pagare?" A porsi questi interrogativi sono molti degli inquilini del residence, che dichiarano di non sapere neppure se sarà loro richiesto di corrispondere anche le rate da ottobre a gennaio. 

"Quello che desta maggiore preoccupazione è che non vengono considerati alcuni fattori determinanti - continua l'inquilino che ha deciso di raccontarci la vita al Galaxy - Un esempio: una famiglia ha un reddito complessivo di 1.400 euro, che è il dato che arriva al Comune. E' soggetta però alla cessione di 1/5 dello stipendio. E allora i soldi per pagare un affitto e vivere certo non bastano più. Come fanno a potersi permettere un alloggio? Insomma, quei 1.400 euro non sono tali!". Gli inquilini dell'ex Galaxy dicono di ricordare chiaramente le parole dell'assessore Frascaroli, che disse che sarebbero stati analizzati i vari casi singolarmente e questa secondo loro sarebbe la strada giusta. Fra le altre anche la storia di Eliza, una giovane mamma senza occupazione. 

Ex-Galaxy: l'ex residence di via Fantin

Gli attivisti di Social Log sono determinati a chiedere spiegazioni a Palazzo D'Accursio perchè oltre a quella dell'affitto ci sono altre questioni aperte: "Bisognerebbe sciogliere anche il nodo delle residenze: a molti di noi ancora non sono state concesse e di conseguenza non possiamo usufruire del sistema sanitario e delle scuole per i nostri bambini. Senza contare il problema nella ricerca del lavoro, che senza residenza diventa ancora più complesso di quello che è".

Cosa avreste fatto di diverso? Anche per ottimizzare le risorse? "Per esempio la gestione della nostra portineria. Prima era affidata ad Asp e quindi era 'compresa' nel prezzo, diciamo così. Adesso  è stata affidata a Piazza Grande e quindi va pagata (circa 400 euro al mese). Un'idea per esempio era quella di gestirla internamente, a rotazione per IMG-20160215-WA0000 (1)-2non creare favoritismi".  

Che significato ha secondo voi la richiesta dell'affitto? "Crediamo sia un modo per stimolarci a lasciare in fretta questa struttura per lasciare spazio ai nuovi sgomberati. Saremmo ben felici di farlo se trovassimo un'occupazione con cui mantenerci. Purtroppo non è così di questi tempi non si trova nulla neppure in nero". 

La scorsa settimana lo sgombero delle ex Ferrari...dove sono le persone che vivevano nelle scuole di via Toscana? "Non lo sappiamo. Molto probabilmente per strada". 

Intanto stamattina, circa 50 persone, capitanate da Social Log, in presidio davanti al Comune per discutere sulla situazione all'ex Galaxy. Da parte dell'amministrazione comunale c'è apertura: è stato assicurato che presto ci sarà un incontro per rivedere la questione affitti e punteggi per accedere alle case popolari. 

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