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Cronaca

Raccolta rifiuti a tariffa puntuale: arrivano le tessere a Bologna

Si partirà a pieno regime solo nel 2021, ma dall'inizio del 2019 verranno distribuite le tessere. Si pagherà di più in base a quanto non differenziato, di meno più si differenzia

Bologna si appresta ad avviare la sperimentazione della tariffa puntuale per il pagamento della tassa sui rifiuti, che tiene conto di quanto pattume non differenziato viene smaltito da ogni singola famiglia. "All'inizio del 2019 inizieremo a distribuire le tessere magnetiche", annuncia il direttore del settore Entrate, Mauro Cammarata, durante una commissione dedicata ad alcune modifiche al Regolamento della Tari.

Nelle zone interessate dalla sperimentazione, i residenti potranno conferire l'indifferenziato solo tramite tessera. Per questo, per il Comune è necessario cambiare il meccanismo della "denuncia del tributo" e cioè la comunicazione che ogni contribuente deve fare quando entra in possesso di un immobile.

Se finora si avevano diversi mesi di tempo, la necessità di consegnare tempestivamente il badge (altrimenti non si può gettare l'indifferenziato) ha spinto il Comune a ridurre drasticamente le tempistiche: al massimo cinque giorni. "Cominciamo a lavorare per la tariffa puntuale che dovrà essere applicata dal 2021. Comincia un percorso che durerà tre anni", afferma Cammarata.

Nel frattempo, le agevolazioni già esistenti (ad esempio per i conferimenti nelle stazioni ecologiche) rimarranno invariati. "Abbiamo tre anni per capire cosa faremo", continua il dirigente: il test servirà ad "osservare i comportamenti" degli utenti e come amministrazone "non siamo prevenuti su nulla. L'obiettivo è raggiungere il miglior servizio". Questo tenendo conto del fatto che Bologna ha scelto di fare una "scommessa impegnativa", segnala Cammarata: cioè continuare ad occuparsi direttamente delle entrate Tari anche con la tariffa puntuale, mentre altri Comuni hanno affidato il compito al gestore della raccolta dei rifiuti.

"Commisurare i costi ai rifiuti effettivamente prodotti va verso una vera economia circolare", sottolinea l'assessore al Bilancio, Davide Conte. Per quanto riguarda le modalità operative, nei mesi scorsi il settore Ambiente ha spiegato che la tariffa puntuale avrebbe comportato l'uso di tre strumenti: sacchetti con sensori per il porta a porta in centro, cassonetti con badge per la periferia e bidoncini con sistema di tracciabilità per la collina.

In commissione, Marco Piazza del M5s propone di sostituire il badge con un app per lo smartphone così da velocizzare le procedure e "risparmiare sia lavoro che soldi per l'emissione delle tessere". Tra le altre modifiche al regolamento Tari, viene eliminato il quantitativo minimo dei 500 chili all'anno di rifiuti speciali assimilati da riciclare per ottenere i benefici destinati alle utenze non domestiche.

Inoltre, visti i contenziosi emersi in altre città, verrà meglio esplicitato che la tariffa per le pertinenze è la stessa dell'immobile principale. Nel frattempo, dalla Giunta arriva un altro pungolo nei confronti di Hera. E' l'assessore al Turismo, Matteo Lepore, che chiede di fare "molto di più" sul centro storico (tema su cui è già al lavoro l'assessore alla Sicurezza urbana integrata, Alberto Aitini).

"Con tutto il bene che possiamo volere agli operatori, che vanno ringraziati per il lavoro che fanno ogni giorno- dichiara Lepore a Punto radio- Hera sul centro storico deve oggettivamente fare molto di più: il centro storico ha fatto passi importanti in avanti e Hera dev'essere all'altezza". Il centro "merita una maggiore cura: si sono fatti dei cambiamenti, il tempo passa e i risultati- sollecita Lepore- si devono vedere presto. Hera deve fare quello che deve fare". (Pam/Mac/ Dire)

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