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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Pieve di Cento

Cercano rame rubato, trovano 'giro' di rifiuti pericolosi: 31 gli indagati

E' il bilancio dell'operazione 'Nonno del ferro' della sezione giudiziaria della Polfer. Coinvolte aziende di Bologna, Ferrara e Romagna. Un giro da oltre 5 milioni di euro

Il 'nonno del ferro' che faceva da 'testa di legno'. I paragoni con i materiali si sprecano in questa operazione della polizia giudiziaria Sezione rame della Polfer, che dietro la regia del sostituto procuratore della Dda di Bologna Stefano Orsi ha portato all'emersione di quella che secondo gli inquirenti è una rete dedita al traffico e al riciclaggio illecito di rifiuti pericolosi e speciali, di provenienza ignota.

31 persone risultano indagate a vario titolo, in un articolato sistema di prestanome che di fatto ripuliva la provenienza dei rifiuti per immetterli nel mercato lecito dello smaltimento. La cifra stimata del giro di affari risulta essere di quasi 5 milioni e 500mila euro, mentre il materiale entrato nel circuito è stato stimato in 936mila Kg, tra rifiuti pericolosi e non, dal rame alle batterie industriali.

Traffico di rifiuti scoperto dalla Polfer, le immagini del sequestro

Una indagine andata avanti due anni, partita durante controlli a campione effettuati proprio dalla Polfer, alla ricerca nei vari rottamatori di possibile rame ferroviario di provenienza furtiva.

L'oro rosso dei treni non è stato trovato, ma un nome, quello di un pensionato 80enne di Castenaso ha destato qualche sospetto. "Abbiamo iniziato a indagare quando ci siamo trovati davanti, in documenti diversi, sempre lo stesso nome" spiega alla stampa Piergiorgio Alberti, della sezione di polizia giudiziaria squadra Rame della Polfer Emilia Romagna, che illustra: "Durante un controllo di routine abbiamo individuato la sede legale dell'azienda a cui faceva capo questo soggetto, risultata essere un condominio". 

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