Dramma rifugiati, la soluzione di un 16enne: un tetto temporaneo con oggetti di recupero
E' l'idea di Achilleas per tentare di dare una risposta alla tragedia umanitaria che il mondo sta affrontando: riutilizzare giubbotti di salvataggio per costruire un tectum temporaneo. Il suo progetto sta iniziando a viaggiare per il mondo, sarà anche a Bologna
Una sorta di "igloo di prima accoglienza", per dare un tetto temporaneo ai rifugiati. E' "Save Our Souls", il progetto realizzato dal 16enne per tentare di dare una risposta alla crisi dei rifugiati che il mondo sta affrontando.
L'idea è riutilizzare i giubbotti di salvataggio, utilizzati durante le operazioni di soccorso in mare, per costruire appunto un rifugio provvisorio. Nei mesi scorsi sono stati abbandonati più di 450.000 giubbotti sulle coste dell’Isola di Lesbo, fornendo materiale in abbondanza per realizzare questo progetto.
Per Achilleas tutto ha avuto inizio grazie alla sua passione: i giocattoli Lego. Già da bambino il 16enne ha abbandonato i fogli di istruzione per dare sfogo alla sua immaginazione costruendo strutture in grado di resistere alle catastrofi naturali.
Achilleas è rimasto colpito dalla tragedia dei rifugiati ed ha voluto fornire il suo piccolo contributo. Grazie alla sua immaginazione ha provato a dare una soluzione all’attuale tragedia umanitaria. Ha visto nei giubbotti di salvataggio non semplici oggetti da gettare dopo l’utilizzo, ma tasselli di una costruzione simile al Lego
Con questa realizzazione, il 16enne si propone di sensibilizzare i giovani sul tema dei migranti e sta diventando un simbolo in quanto sta iniziando a viaggiare per il mondo. E' infatti stato esposto al Museo Marittimo di Barcellona, poi al Museo Picasso di Barcellona, sarà a Milano nel maggio 2017 alla Triennala all'interno del Festival dei Diritti Umani, andrà in Sud Africa. Sarà anche a Bologna, in Salaborsa, esposto dal 5 all'11 dicembre.
