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Cronaca

Acqua, a Bologna rincaro del 8,5 per cento

L'agenzia regionale giustifica gli incrementi con la remunerazione degli investimenti fatti dai gestori nella rete idrica

Più 8,5 per cento. E' questo a Bologna il rincaro previsto per il 2017 da Atersir, l’Agenzia Territoriale dell’Emilia Romagna per i Servizi Idrici e i Rifiuti. Le tariffe per metro cubo di oror blu saliranno di 18 centesimi (da 2,11 a 2,29 centesimi), il secondo più alto dopo in Regione dopo quello di Parma.

Nel 2012 -si legge nel Report sui servizi idrici e rifiuti di Atersir- è stato realizzato circa il 70% degli investimenti previsti dai gestori per il servizio idrico. Nel 2015 è stato realizzato il 97% degli investimenti previsti, grazie al nuovo sistema tariffario che ha legato le nuove tariffe, inevitabilmente incrementate ma a livelli ritenuti sostenibili da Autorità nazionale ed ATERSIR, alla ripresa degli investimenti.

L’Agenzia, rispettando la legge – in un contesto paese dove questo non si è verificato ovunque -, ha accompagnato questo percorso con un sistema rigoroso per il controllo degli investimenti programmati, della loro attuazione, della tempistica e della contabilità.

Atersir sottolinea comunque come, dopo il referendum del 2011, abbia determinato la quota di tariffa relativa alla componente di remunerazione del capitale investito e disposto la restituzione all’utenza di un importo complessivo di oltre 9,5 milioni di euro. Si è trattato di un’operazione di alto valore simbolico -osservano da Atersir- perché direttamente collegata ai temi oggetto della vittoria referendaria sull’acqua del 2011. Ma tant'è, i rincari restano.

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