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Cronaca

Strage di Bologna: lo Stato vuole un miliardo da Mambro e Fioravanti

Accelerazione dall'ex commissario Anna Maria Cancellieri, ora alla Giustizia: danni di immagine arrecati all'Italia e 59 milioni per spese materiali sostenute da strutture pubbliche

Risarcimento danni da oltre un miliardo di euro, è quanto chiede l'avvocatura dello Stato a Francesca Mambro e Giusva Fioravanti, i due neofascisti condannati in via definitiva per la strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980.

La presidenza del Consiglio dei ministri e il ministero dell''Interno si erano costituiti nel procedimento penale, ma la ''battaglia'' giudiziaria sulla strage prosegue ora con un nuovo capitolo: accelerazione dall''ex ministro dell''Interno sotto il Governo Monti, ed ex commissario del Comune di Bologna, Anna Maria Cancellieri, ora alla Giustizia, così si è arrivati alla quantificazione del danno causato dalla bomba a Bologna, danni di immagine arrecati all'Italia, anche sul piano internazionale.

A questa somma vanno aggiunti 59 milioni dovuti a spese materiali sostenute da strutture pubbliche per gli effetti dello scoppio della bomba, oltre alla rivalutazione degli interessi. Stabilita la cifra, via alla causa: la prima udienza al Tribunale di Bologna lo scorso 19 settembre e si è conclusa con un nuovo appuntamento ad inizio 2014 quando ci sarà un confronto sulle prove. Mambro e Fioravanti hanno subito eccepito invocando la prescrizione per le contestazioni che gli sono mosse. Ma sia l''Avvocatura di Stato sia l''associazione dei parenti delle vittime con una serie di atti negli anni l''hanno evitata (agenzia Dire).

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