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Cronaca

Mobilità: il fondo Civis rimpolpa Rita e filobus. Nuove telecamere sulle preferenziali

La Commissione Mobilità ha annunciato nuove corsie preferenziali, videocamere per "beccare" chi trasgredisce e una flotta filobus che passa da 54 a 93 mezzi. Colombo: "Potenziamo le linee portanti"

Arriveranno a Bologna nuove corsie preferenziali e nuove telecamere Rita grazie ai 227 milioni di euro salvati dall’affossamento della metrotranvia,. Il Comune utilizzerà in tutto 149 milioni di euro per filoviarizzare altre cinque linee Atc, che si aggiungono alle già esistenti 13, 32-33 e 14 (quest’ultima verrà completata in primavera). Le novità riguarderanno le linee 11, 19, 20, 25 e 27 e dai 54 filobus di oggi, l’obiettivo è una flotta di 93 mezzi e un tracciato di 130 chilometri (dai 34). Lungo questo centinaio di chilometri verranno montate le nuove telecamere. Le slide presentate in commissione Mobilità parlano infatti della realizzazione “di nuovi tratti di corsie preferenziali dotate di strumenti di telecontrollo contro i transiti abusivi”. Questo, come spiega l’assessore Andrea Colombo, con l’obiettivo di “favorire la velocità e la regolarità del servizio” La scelta delle linee “non è causale”, sottolinea l’assessore. “Si tratta delle linee portanti del trasporto pubblico. Da sole assommano il 75% degli spostamenti quotidiani”.

Come sottolinea l’agenzia Dire, l’altra mossa dell’amministrazione sarà spostare il grosso dei bus “sull’asse delle vie Irnerio-via dei Mille” per “ridurre l’impatto ambientale sull’area delle Due torri”. I rimanenti 78 milioni della ex metrotranvia verranno utilizzati per completare l’Sfm, la rete di trenini suburbani che collegano città e hinterland. In particolare verranno completate le sei stazioni urbane (Prati di Caprara, Borgo Panigale-Scala, Zanardi, San Vitale-Rimesse, San Ruffillo e Fiera) con l’acquisto di 19 treni (questi costeranno poco meno di 154 milioni, 110 dei quali a spese della Regione Emilia-Romagna.

PROGETTO RICONOSCINBILITA’. Una parte dei fondi sull’Sfm verranno usati per il cosiddetto progetto “riconoscibilità”: un sistema informativo, inclusi totem e biglietterie automatiche, per rendere riconoscibile e appetibile il servizio. Ci sono da realizzare progetti già da tempo in attesa, come l’ormai mitico interramento del tratto urbano della Veneta Bologna-Portomaggiore. Colombo si dimostra soddisfatto: “Riteniamo il salvataggio dei fondi della metrotranvia uno dei fiori all’occhiello dei primi sei mesi di mandato, una boccata d’ossigeno in tutti i sensi”, dice. La promessa delibera Cipe per la conversione dei fondi “potrà arrivare con più tranquillità, non essendoci più la tagliola dei 31 dicembre”. Dunque potrebbe slittare all’anno nuovo. Naturalmente da parte degli enti locali bolognesi la “priorità è che arrivi al più presto e ci stiamo impegnando in questa direzione presentando tutta la documetanzione” al ministero per il via libera definitivo.
 

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