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Cronaca

Nazione rom alla manifestazione di Bologna: 'Rispettare accordi europei e strategia nazionale'

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

L'Associazione Nazione Rom (ANR) parteciperà attivamente, con una propria delegazione, alla manifestazione nazionale di Bologna promossa da Davide Casadio Presidente della "Federazione Rom e Sinti Insieme" e prevista domani il 16 maggio 2015.

Una data storica: il 16 maggio 1944 una rivolta contro il Nazismo ed il Razzismo, diventato Stato, all'interno dei Campi di Auschiwtz e Birkenau. Una rivolta dei Rom e dei Sinti che rifiutavano le camere a gas e lottavano per difendere la vita. Migliaia di uomini, donne, anziani e bambini sopravvissero altri due mesi e mezzo. Il 2 agosto 1944 furono sterminati: erano gli ultimi 2897 esseri umani rimasti vivi. Soltanto 11 Rom e Sinti, quattro adulti e sette bambini riuscirono ad uscire vivi da quella barbarie. Tra loro Rita Prigmore, Sinta Austriaca, vittima degli esperimenti del dott. Mengele. La sua sorellina gemella era morta mentre il dottore della barbarie gli iniettava del liquido per fargli cambiare il colore degli occhi. Sua madre era stata sterilizzata dalle SS di Hitler. Crimini contro l'umanità mai processati da nessun tribunale internazionale.

Uno sterminio, un Olocausto chiamato Porrajmos. La Germania nel 1984 ammetteva le proprie responsabilità storiche. Nell'ottobre del 2012, il Cancelliere Angela Merkel, inaugurava accanto al Parlamento ed alla Porta di Brandeburgo il Memoriale dell'Olocausto dei Rom e Sinti. L'Italia ad oggi, non ha mai ufficialmente ammesso le proprie responsabilità e compartecipazione all'Olocausto dei Rom e dei Sinti.

L'Italia ad oggi, non ha ancora fatto i conti con la propria storia. Nei recenti sondaggi condotti dal Pew Research Center (periodo aprile - maggio 2014) l'Italia risulta essere in testa alla triste classifica di discriminazione razziale anti Rom e Sinti in Europa. La percentuale di italiani che nutrono sentimenti di ostilità nei confronti dell'etnia Rom e Sinti è pari all'85%

Eppure l'inclusione della principale minoranza etnica dell'Unione Europea, dodici milioni di Rom e Sinti, può portarci fuori dalla crisi. Lo affermano gli economisti della Banca Mondiale e della Banca Centrale Europea. L'inclusione genera ricchezza e fa aumentare il Pil. Per questo motivo la Commissione Europea Giustizia ha promosso la comunicazione n. 173 il 5 aprile 2011. L'Italia ha sigillato Accordi Quadro Strutturali il 23 e 24 giugno 2011 in sede di Consiglio Europeo. E' stato l'ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e l'ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a sottoscrivere i trattati. Da quelle firme è derivata la Strategia Nazionale di inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti con Unar - l'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri punto di contatto nazionale.

Schemi di governance prevedono la nascita di Tavoli regionali e locali di inclusione. Rom, Sinti e Caminanti chiamati a rappresentarsi istituzionalmente e politicamente all'interno degli stessi. Accordi e schemi di governance che a Bologna sono stati calpestati e violati. E' stato Vasco Errani ex Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province a cancellare letteralmente con il bianchetto la rappresentanza dei Rom e dei Sinti. Era il 24 gennaio 2013. Un'operazione voluta in concorso di colpa con la Regione Toscana ed i funzionari di Unar. ANR si è rivolta alla Procura della Repubblica - Tribunale di Roma il 25 e 26 settembre 2014. Una denuncia penale contro l'attuale Presidente del Consiglio Matteo Renzi i politici ed i funzionari responsabili.

A Bologna, contro il rischio di un nuovo Olocausto si deve rispettare Accordi e Strategia. La parte piu' povera dei Rom di Bologna e d'Italia scende in piazza per fermare le ruspe della Lega Nord , le ruspe del Sindaco Merola e le ruspe dei Sindaci del Partito Democratico. Casa, lavoro, scuola e sanità per tutti. Nessuno escluso. E' ora di costruire democrazia, libertà ed uguaglianza.

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