Libro di Salvini fatto a pezzi alla Feltrinelli: sette denunciati per danneggiamento aggravato
Avevano fatto irruzione alla libreria di Piazza Ravegnana e fatto a pezzi alcune copie del libro, fresco di pubblicazione, "Secondo Matteo"
Il 5 maggio, giorno in cui il leader della lega Nord Matteo Salvini era tornato in città per sostenere la candidatura a sindaco di Lucia Borgonzoni, alcuni militanti del collettivo Hobo avevano hanno fatto irruzione alla libreria Feltrinelli di Piazza Ravegnana e fatto a pezzi alcune copie del libro, fresco di pubblicazione "Secondo Matteo".
Dopo la denuncia e le indagini di Carabinieri e Digos, sono 7 i denunciati per il blitz e non tarderanno ad arrivare gli avvisi di fine indagine, che precedono solitamente a un rinvio a giudizio. Gli attivisti hanno dai 20 ai 43 anni, e dovranno rispondere di danneggiamento aggravato in concorso. Titolari del fascicolo i pm Antonella Scandellari e Antonello Gustapane.
Due gli autori materiali, mentre gli altri avrebbero favorito l'azione e la loro fuga, stazionando in corrispondenza delle porte della libreria per segnalare l'eventuale arrivo delle Forze dell'Ordine, ovvero tenendo aperto l'ingresso di via Rizzoli, impedendo anche a un dipendente di filmarli.
Il blitz era stato rivendicato con una nota dello stesso collettivo Hobo: "Salvini è un esponente fascista della casta" avevano scritto "quella carta serve a veicolare il razzismo istituzionale, noi non abbiamo distrutto i libri, abbiamo distrutto il libro di un fascista" assicurando infine "lo rifaremo".
"Sentirmi dare del fascista da chi fascista lo è sul serio, non mi disturba - aveva commentato Salvini - a me preme sottolinearlo che Bologna è ben altro, non i quattro ragazzotti. Non si tratta di contestazione politica, ma di semplice delinquenza".
Durante la visita del segretario della Lega si erano verificati scontri con i collettivi studenteschi durante la visita alla facoltà di Ingegneria, in via Risorgimento e l'incontro com il rettore Francesco Ubertini.