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Cronaca San Lazzaro di Savena / Via Martiri di Pizzocalvo

Nidi a San Lazzaro: arriva la nuova sezione per i lattanti e niente liste d'attesa

Il neo sindaco Isabella Conti punta "sulla differenziazione dell'offerta di servizi per venire incontro alle esigenze delle persone. Ampliato l'offerta dei nidicon alti standard di cura e un maggior numero di educatori"

"Nidi, arriva la nuova sezione per i lattanti. Niente liste d'attesa 2014/2015". Lo comunica in una nota il comune di San Lazzaro di Savena che al nido Maria Trebbi, in via Martiri di Pizzocalvo,  prevede una novità dedicata ai piccolissimi: la sezione lattanti.

Intanto, anche per l'anno scolastico 2014/2015, fanno sapere da Piazza Bracci, è stata azzerata a San Lazzaro la lista d'attesa per i nidi d'infanzia 12-36 mesi. La graduatoria provvisoria per i 160 posti disponibili, diventerà definitiva il 18 luglio.

Ospiterà a partire da settembre 2014 i bimbi di età inferiore a un anno. Si tratta della prima esperienza del genere nell'ambito del distretto socio sanitario di cui San Lazzaro di Savena è capofila.

Anna Giordano, direttrice della istituzione Sophia, spiega: "Gli orari saranno molto flessibili, e comunque compresi tra le 7,30 e le 18. I piccoli potranno frequentare tutto il giorno o soltanto poche ore, adeguandosi alle esigenze delle famiglie. È stata scelta la scuola Trebbi perché è l'unica dotata di una cucina interna indispensabile alle esigenze di bambini così piccoli".

"Se alle madri nei primi mesi di vita del bambino è garantito un periodo di ferie per maternità, più avanti col ritorno al lavoro possono sorgere esigenze pratiche differenti - si legge nella nota - ciascun ammesso alla nuova sezione lattanti dovrà avere almeno sei mesi. In ogni caso, per garantire la più ampia disponibilità, potranno fare domanda tutti i piccoli sanlazzaresi nati fino al 15 giugno.

La strategia di Piazza Bracci è in controtendenza rispetto alla tendenza demografica "puntando sulla differenziazione dell'offerta di servizi per venire incontro alle esigenze delle persone", sottolinea il sindaco Isabella Conti - abbiamo ampliato l'offerta dei nidi, in questo caso offrendo un luogo protetto, con alti standard di cura e un maggior numero di educatori — continua il primo cittadino —. I momenti della donna dopo il parto sono molto delicati, e c'è un rischio di depressione al quale l'istituzione vuole rispondere con la presenza. Il Comune vuole sostenere le mamme, dando loro anche la possibilità di accudire il figlio assieme ai nostri operatori. Per il futuro, è necessario programmare e rimodulare l'offerta in relazione ai bisogni, che dovremo essere in grado di capire".

Per l'assessore all'infanzia, famiglia, scuola e offerta formativa Benedetta Simon, "esiste una tendenza della popolazione a scegliere servizi alternativi. Abbiamo avviato una riflessione per intervenire differenziando l'offerta. Sottolineo, che il nido è prima di tutto uno strumento educativo oltre che di cura".

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