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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Via Gian Giacomo Carissimi

Sandra Sandri, il suo corpo e quello di Soravia potrebbero essere sul lungo-Savena

Dalla riapertura del caso della bambina scomparsa e coinvolta in un giro losco di pedofilia emergono nuovi particolari. Fragili: "Io non so nulla, avrei parlato"

Una lettera anonima ha smosso il caso di Sandra Sandri (l'undicenne scomparsa da via Farini nel 1975) e fornisce una nuova pista: la sparizione della ragazzina sarebbe collegata in qualche modo a Remo Soravia Gnocco, anche lui uscito e mai più tornato a casa quattro anni dopo di lei, il 28 febbraio del 1979. I due corpi sarebbero vicini, secondo quanto scritto da penna anonima. E' ancora la trasmissione "Chi l'ha Visto" a non smettere di indagare e qualche giorno fa, proprio da Bologna sono state rilasciate importanti dichiarazioni dalla convivente di Soravia.

LA CONVIVENTE DI REMO SORAVIA: MINACCE PER FERMARE LE RICERCHE. "All'epoca dei fatti - racconta alla trasmissione televisiva la donna - avevo trovato nella buchetta una lettera composta con caratteri ritagliati dai giornali in cui mi veniva detto di smettere di cercare il mio compagno. Le forze dell'ordine avevano trovato la sua giacca con in tasca i documenti sul ponte della Ponticella". Un particolare importante è che anche Remo Soragni frequentava il Bar Cuomo di via Carissimi (come Franco Mascagni e Giorgio Fragili, poi condannati a tre anni) a pochi passi da casa della piccola. Dicono che l'uomo fosse ossessionato dalla scomparsa della Sandri.

I CORPI POTREBBERO ESSERE LUNGO IL SAVENA? Un'amica della ragazzina aveva dichiarato di aver saputo dalla stessa Sandri che un "ragazzo" la portava in auto da via Murri verso a Pianoro, passando per via Nazionale a Rastignano. I corpi dei due potrebbero essere proprio li? O forse in zona Ponticella, dove sembra che gli uomini sospettati di avere dei rapporti con la minorenne si appartassero nei pressi di un casolare?

L'INTERVISTA A GIORGIO FRAGILI. L'unico uomo coinvolto ancora vivo e reperibile è Giorgio Fragili, che si lascia intervistare dai giornalisti e da una sua versione dei fatti, che lo vede innocente, mentre la relazione con la Sandri la attribuisce all'amico Franco Mascagni: "Mascagni mi aveva chiesto le chiavi di casa e io gliele avevo date (vivevo da solo) ma non sapevo con chi ci dovesse andare. Li ho trovati in casa e mi ha detto che Sandra era la sua ragazza. Poi lui ha mandato lei a riportare al bar le chiavi". In realtà i giudici accertarono che fu lui (Fragili) a darle le chiavi credendo aun racconto che l'undicenne aveva fatto sotto registrazione: "Mai avuto rapporti con lei - spiega - presi un avvocato non capace e per questo fui condannato. Come potrei sapere dove sta il corpo? Lo avrei detto prima. Io sono il primo ad essere dispiaciuto" conclude commosso.

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