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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Centro Storico / Piazza Franklin Delano Roosevelt

Sciopero generale a Bologna: Cgil in piazza da sola sotto la pioggia

Manifestazione rapida a causa del maltempo. 'La soluzione c'è, paghi chi non ha mai pagato' il motto, simile a quello di Cisl inneggiato in separata sede. Il vicesindato invoca l'unità. Alberani: 'Occasione persa'

Palco in piazza Roosvelt su cui troneggiava la scritta a caratteri cubitali: 'La soluzione c'è, paghi chi non ha mai pagato'. Così questa mattina, sotto la pioggia battente, anche a Bologna cittadini e sindacalisti in strada contro la Manovra del Governo Monti. Giornata di sciopero generale nazionale, ma sotto le Due Torri, come in altre città italiani, i sindacati si sono separati.

Sciopero generale a Bologna

Solitaria in piazza la Cgil, mentre che però non ha cercato di fomentare la polemica con Cisl e Uil. Come ha spiegato il segretario Danilo Gruppi, durante il suo intervento odierno difronte alla folal dei manifestanti:"Pieno sostegno alla proposta di modifica alla manovra che i tre sindacati hanno unitariamente avanzato". Lo sciopero in 'solitaria' della Cgil univa alla critica alla manovra anche la protesta contro il 'modello Fiat', questione che ha impedito la proclamazione di uno sciopero unitario. Dal palco, ha infatti parlato una pensionata e un delegato Fiom della Magneti Marelli, illustrando le conseguenze per la fabbrica dell'uscita del gruppo Fiat da Confindustria e dell'emarginazione della Fiom".
“E’ una manovra, quella del Governo Monti, in linea di sostanziale continuità con quella dei Governi precedenti – ha dichiarato Danilo Gruppi – quindi profondamente ingiusta perché mette in carico ai  lavoratori dipendenti ed ai pensionati il costo pressoché totale delle varie misure. E’ una manovra che spingerà sull’inflazione – ha continuato Gruppi – e che accentuerà la dinamica recessiva del nostro Paese. Noi, invece, vogliamo un segno di effettivo cambiamento che sia di sostanza e non di forma, seppur garbata ed elegante come è lo stile dei professori. Ma è comunque uno sciopero difficile – ha concluso il Segretario Cgil di Bologna – anche più difficile di quelli precedenti ma che noi intendiamo in pieno sostegno alle proposte di modifica alla manovra Monti che Cgil Cisl e Uil nazionali hanno unitariamente avanzato”.

La Cisl - come Uil - non è scesa in piazza, come preannunciato, ma ha fatto sentire il proprio dissenso attraverso assemblee nella sede provinciale e nei luoghi di lavoro. Rispetto ai provvedimenti del governo Monti, il segretario Alessandro Alberani ha affondato : “Vogliamo una manovra che salvi l'Italia ma che salvi anche gli italiani che non hanno più soldi" ricordando che l'obiettivo deve essere "quello di fare pagare chi ha di più e non di far pagare chi ha di meno". Così come, innegiavano anche gli aderenti a Cgil ma a qualche centinaia di metri più in là. "Pagano sempre i soliti –ha proseguito il segretario- lavoratori e pensionati a reddito fisso, colpiti anche dal rincaro dei carburanti e delle addizionali. Ancora una volta due pesi e due misure. C'e' la condivisione da parte dei sindacati della condizione grave in cui versa il paese, ma la soluzione non è quella proposta da noi". Negativo anche il giudizio sull’incontro avuto in extremis, domenica sera,  tra il presidente del consiglio e i tre leader sindacali Camusso, Bonanni e Angeletti,  “anche noi, come Monti, siamo convinti – afferma Alberani- che la condizione del paese sia molto grave e che sia necessario agire rapidamente. Nonostante ciò le posizioni restano distanti perché bisogna trovare soluzioni con senso di equità. Ci vuole ancora più equità”.

Alberani si è poi dichiarato amareggiato per non essere riusciti in città a manifestare insieme alla Cgil, “i lavoratori ci chiedono unità e tutte le strade che portano all’unità sindacale sono giuste, è stata persa un’occasione importante” .
Amaro in bocca per i rapporti tesi tra Cgil, Cisl e Uil anche per il vicesindaco di Bologna, Silvia Giannini, che ha tenuto ad esortare i sindacati: 'In un momento come questo si auspica la massima unità. Per il paese e per l'uscita dalla crisi, che è la cosa più importante".

 

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