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Cronaca

Poste, sciopero vs la privatizzazione: oggi uffici chiusi

I lavoratori di Poste italiane si mobilitano, al via giornata di sciopero regionale

In Emilia Romagna oggi uffici postali a rischio chiusura. I lavoratori di Poste italiane resteranno a braccia conserte in questa  giornata di sciopero regionale.  Lo rende noto SLC-CGIL e UILPOSTE, sottolineando che alla base della mobilitazione c'è il processo di privatizzazione deciso dal Governo con la vendita del 40% di Poste Italiane che i manifestanti ritengono sia una manovra per portare soldi nelle casse vuote del bilancio dello Stato.

"Poste, in regione, per abbassare i costi sta tagliando sul personale - accusano i sindacati - non sostituendo le uscite di chi va in pensione o di chi esce con esodi incentivati, nonostante l'aumento dei servizi erogati negli uffici e delle tipologie di prodotto recapitate dai portalettere. Sempre meno addetti, che impedisce l’apertura degli sportelli e uffici, zone di recapito scoperte e posta che non viene consegnata quotidianamente."
Insomma, per i sindacati si sarebbe arrivati al punto che "non viene erogato il servizio universale come prevedono le normative vigenti, con un prevedibile peggioramento con la prevista consegna a giorni alterni della posta e con uffici postali che saranno chiusi definitivamente perchè non ritenuti economici".

Ultimo cruccio espresso da SLC-CGIL e UILPOSTE, in auna nota congiunta, sul fatto che "Poste sta procedendo con gli esodi incentivati", un'azione che semina nei sindacati il sospetto "che questo sia un progetto per diminuire gli organici, per poi esternalizzare dei servizi e/o assumerne altro con le nuove regole previste dal Jobs Act, permettendogli di abbassare i costi riducendo i diritti".

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