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Cronaca Centro Storico / Piazza Franklin Delano Roosevelt

Lavoratori Pubblici in sciopero: “Dovremo lavorare finché campiamo”

Ieri tutte le sigle sindacali ancora in piazza contro la manovra. Parola ai lavoratori: 'Molto rigore, poca equità. Il testo va corretto'

Niente di nuovo sul fronte della protesta, l'ennesima, avviata nella freddissima giornata di ieri, lunedì 19 dicembre. Sciopero del pubblico impiego, su territorio nazionale. A Bologna grande adesione in piazza Roosvelt, dove si sono dati appuntamento tutte le sigle sindacali. Si è gridato all’impoverimento di pensionati e lavoratori, al blocco dei contratti pubblici, agli sprechi della politica e al rischio di coesione sociale.

ADESIONI. Cgil, Cisl e Uil riportano dati lusinghieri: "ottenuto adesioni attorno al 50%  e chiusura di diverse segreterie (da quella di neuroradiologia e radiologia Golfieri, e all'URP un solo addetto presente al lavoro) all'azienda ospedaliera S. Orsola, la chiusura degli sportelli al pubblico all'Agenzia del Territorio e alla Motorizzazione civile. Nei Comuni del territorio adesioni mediamente al di sopra del 50% mentre adesioni tra il 70 e l'80% si registrano nelle cooperative sociali CADIAI e DOLCE. Hanno scioperato anche i lavoratori delle Poste (adesioni a Bologna del 60% con il 40% degli uffici chiusi) e di Hera per i settori gas-acqua (adesioni attorno all'80%)."

Sciopero 19 dicembre: presidio in piazza Roosvelt

PAROLA AI LAVORATORI. Bologna Today ha incontrato alcuni dipendenti pubblici per farsi raccontare le loro posizioni.

Enzo, dipendente dell’Azienda USL S. Orsola Malpighi, rischia di posticipare l’uscita dal lavoro, essendo nato nel 1952, e Maura 43 anni, lavoratrice della scuola.
E.: "Maturo 35 anni di contribuzione nel 2012 e con la riforma sarei trattenuto fino al 2016, ma credo vi sia una speranza di emendamento. Si prevede 35 anni di contribuzione nel 2012 e pensione a 64 invece dei 66, come avrebbe prescritto la riforma."
M.; "Io non penso alla pensione, è sempre più lontana, dovrò lavorare finché campo. Oggi sono soddisfatta che i sindacati più importanti si siano riuniti. Che cosa bisogna correggere della Manovra?"
E.: "Spero che apportino le modifiche sulla previdenza. C’è da pensare assolutamente ai lavoratori, ai pensionati e soprattutto a chi ha iniziato a lavorare presto. Non si può chiedere l’uscita in base all’età. Non sono contrario alla riforma del lavoro e della previdenza, ma dovrebbe essere fatta in modo graduale."
M.: "Non ci stanchiamo di ripeterlo. La manovra è iniqua, ma noi cittadini lavoratori non l’abbiamo ancora assaggiata. Solo tasse, l’Imu, l’iva, i carburanti, chi paga questi aumenti? I cittadini comuni e i lavoratori, ma, come ha detto il Ministro Passera ieri sera, questa era una manovra d’urgenza, adesso spero che la correggano andando ad indagare sui grandi patrimoni. E non dicano che l’imu è una piccola patrimoniale perché la paghiamo anche noi. In questo paese conviene stare in affitto ed essere precari, tanto modificheranno anche l’art. 18."




 

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