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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Casalecchio di Reno

Scomunicato lo spettacolo di Castellucci. Laici: "Oscurantismo culturale"

Tante le polemiche intorno alla pièce teatrale "Sul concetto di volto nel figlio di Dio". Chiesa e fedeli attaccano, rete laica parla di intolleranza e "fondamentalismo religioso"

Diocesi bolognese e politici cattolici l'hanno bollato come 'blasfemo', ieri, alla prima, un fedele si è addirittura incatenato davanti al teatro professando tutto il proprio sdegno: "Mi sento offeso...Gesù viene oltraggiato qui a Casalecchio!". Tanto il clamore intorno allo spettacolo di Romeo Castellucci "Sul concetto di volto nel figlio di Dio".

Ma non sono tardate ad arrivare anche le parole dei sostenitori della libertà di espressione. Per la rete laica, infatti, si tratterebbe di "intolleranza". La 'scomunica' del cardinale Carlo Caffarra lanciata verso lo spettacolo di Castellucci e la richiesta "di un'inaccettabile intervento repressivo della liberta' di espressione artistica" della consigliera regionale Udc Silvia Noe' "sono le solite stantie espressioni di intolleranza".

Questa volta, dicono quelli della Rete laica, il cardinale ha "bollato, scomunicato, definito blasfemo lo spettacolo, probabilmente senza nemmeno averlo visto". Della "stessa intolleranza senza  costrutto" si macchia la consigliera regionale che chiede di sospendere lo spettacolo.

Simili richieste, si legge ancora nella nota, "sembrano fare appello a una visione autoritaria della societa', caratterizzata da fondamentalismo religioso e oscurantismo culturale". E' dunque una "fortuna che in uno stato democratico ognuno sia libero di
assistere a qualsiasi rappresentazione teatrale e di maturare autonomamente un proprio giudizio in proposito", cosi' come "e' libero di non parteciparvi, se presume che lo possa infastidire".
Al regista, alla compagnia Societas Raffaello Sanzio e alle direzioni dei teatri giunge dunque "la nostra solidarieta' per i violenti attacchi integralisti e auguriamo a loro ed a noi tutti che si possa continuare a praticare, e a fruire, di un libero teatro in un libero Stato", chiosa la nota.

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