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Cronaca Centro Storico / Via Orfeo

Scontri Làbas, 6 poliziotti feriti. Collettivi: "Foto dei nostri compagni in ospedale"

La Questura fa il bilancio degli agenti feriti e smentisce l'uso di lacrimogeni nel corso dello sgombero. Sulla pagina Facebook di Làbas: "Guardate le conseguenze di come intendono ripristinare la legalità"

Sono 6 i poliziotti rimasti feriti durante lo sgombero del centro sociale Làbas, eseguito stamane nell'ex caserma Masini di via Orfeo. Tra i sei rappresentanti delle forze dell'ordine che hanno avuto un referto medico in seguito all'operazione c'e' un funzionario dimesso con una prognosi di 15 giorni dopo essere stato colpito alla nuca da una bottiglia e un copertone.

Due poliziotti ne avranno per 30 giorni in seguito a lesioni riportate negli scontri mentre altri tre agenti hanno prognosi dai tre ai 20 giorni. La Questura smentisce invece l'uso di lacrimogeni nel corso dello sgombero. Al momento, inoltre, non risultano denunce a carico degli attivisti identificati sul posto. Nessuno di loro, inoltre, e' stato portato in piazza Galileo (fonte DIRE). 

Labas ha intanto pubblicato sulla sua pagina Facebook le foto delle ferite subite dagli attivisti che dopo lo sgombero si sono fatti medicare in ospedale: "Guardate le conseguenze di come la Polizia intende "ripristinare la legalità". Ecco a voi le foto che ci arrivano dai nostri compagni in ospedale. Ci vorranno decine di giorni di prognosi per guarire questi traumi". 

Scontri Làbas: le foto degli attivisti feriti

Sindacato Autonomo di Polizia: "La legalità non va in vacanza". Nel frattempo anche il Sap lancia una dichiarazione sui fatti avenuti questa mattina in via Orfeo: "Questa mattina, alle prime ore dell’alba, i vertici della Questura di Bologna con l’impiego del Reparto Mobile hanno provveduto allo sgombero di due edifici abusivamente occupati dai militanti dei centri sociali, gli stessi che, in questo momento, attraverso i loro canali social, urlano l’inaudita violenza della Polizia, senza però spiegare che hanno reagito al provvedimento opponendo resistenza, lanciando oggetti, fumogeni, e appiccando fuoco ai dei pagliai presenti nel cortile della ex caserma oggetto dello sgombero, tanto da richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco". 

"La scelta di effettuare lo sgombero in agosto è stata ottima – commenta Gianni Tonelli Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) – considerato che l’atteggiamento è comunque quello di non voler rispettare quelle che sono le normali regole della concordia e della pacifica convivenza. All’interno di una nazione non si possono seguire gli schemi della autoreferenzialità - e prosegue – il dissenso va sì manifestato, con fermezza ed intransigenza, ma questo non significa utilizzare la violenza lanciando oggetti o appiccando fuoco. Le forze dell’ordine altro non hanno fatto, che rispondere a questo tipo di atteggiamento. La scelta di agire oggi è una scelta oculata, secondo la logica del minor sacrificio, proprio per evitare scontri più gravi in un altro periodo e che avrebbero compromesso in maniera più incisiva la sicurezza degli operatori di Polizia e degli stessi manifestanti. D’altronde, la legalità non va in vacanza. Le regole vanno rispettate". 
 

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