Coronavirus, ventilatore multiplo: "Dopo l'angoscia iniziale l'idea, ma non sono contento" | VIDEO
Marco Ranieri, direttore Anestesiologia e terapia intensiva del Sant'Orsola, spiega com'è nata l'invenzione ora sul tavolo del Ministero
"Martedi sera il mio collega Antonio Pesetti, direttore di Anestesia e rianimazione al Policlinico di Milano, mi ha chiamato perché due malati non avevano il ventilatore, erano ventilati a mano e non sapevano come procedere. Dopo il primo momento di angoscia, abbiamo cominciato a lavorare".
Comincia così il racconto di Marco Ranieri, direttore della Anestesiologia e terapia intensiva del Policlinico Sant'Orsola, che in questo video spiega come e da dove è nata l'idea del circuito che permette di ventilare due malati con un respiratore. Disegnato in tempi record, neanche 72 ore, dalla multinazionale Intersurgical di Mirandola, poi testato in ospedale e ora in produzione.
"Sono contento di questa cosa? No – dice Ranieri – perché se abbiamo pensato a una cosa del genere vuol dire che siamo vicini al limite di saturazione della nostra capacità di assistenza. Se la gente non capisce che deve stare in casa per fermare la diffusione del virus, noi non saremo in grado di assisterla".
"Utilizzando questa tecnica – spiega il direttore della terapia intensiva del Sant'Orsola – è vero che aumentiamo la capacità di assistenza, ma al tempo stesso riduciamo la qualità dell'assistenza. Vuol dire che siamo a un livello vicino alla disperazione. Non lo siamo – precisa –- noi oggi riusciamo a rispondere a tutte le esigenze, con grande fatica e con grande stress. Ci stiamo riuscendo. Ma la gente ci deve aiutare restando in casa".
Come detto dal commissario Sergio Venturi in diretta, il circuito innovativo ideato da Ranieri e Pesetti è sul tavolo del ministro della Salute. "Abbiamo inventato una cosa che probabilmente non servirà solo a noi ma anche ai cittadini di tante altre nazioni. Un grazie, dunque, a Marco Ranieri e all'impresa di Mirandola che ha realizzato il prototipo testato al Sant'Orsola di Bologna", queste le parole dell'ex assessore alla Sanità.
(Intervista Ufficio Stampa Policlinico Sant'Orsola)