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Cronaca

Scossa di terremoto: avvertita e segnalata oggi 3 ottobre

A Bologna una nuova scossa di terremoto alle 16.40 circa. E' stata avvertita sia in centro che in periferia. Nessun danno rilevato al momento, epicentro in Val Trebbia, fra Parma e Piacenza

Una scossa di terremoto è stata avvertita a Bologna  alle 16.40. Le segnalazioni sono arrivate dal centro storico, dove è stata avvertita chiaramente, ma anche da alcune aree periferiche, dove la terra ha tremato di nuovo (segnalate anche su Facebook Casalecchio di Reno, San Donato, zona Aeroporto...). Non risultano danni a cose o persone, l'allarme non sembra aver creato alcun panico.Da altre segnalazioni risulta che il lieve sisma sia stato avvertito anche a Parma e in altre zone dell'Emilia. Secondo la rilevazione INGV la scossa  è stata di magnitudo 4.5, con epicentro a circa 30 km di profondità in provincia di Piacenza. La scossa è stata avvertita, oltre che in Emilia, anche in altre Regioni del Nord Italia.Il nuovo episodio sismico arriva nella giornata in cui la Regione ha annunciato la progressiva chiusura dei campi di accoglienza.

IL CONTO DEL TERREMOTO DI MAGGIO. Il terremoto che ha colpito l'Emilia a maggio presenta un primo, parzialissimo, conto. Salato. Stando a una stima di Unioncamere regionale e Prometeia il Pil regionale si contrarrà nel 2012 del 2,5% (l'italiano del 2,4). Un dato su cui incide però anche in modo pesante l'acuirsi della crisi: tutti gli indicatori del secondo trimestre flettono in basso. Dati che, a differenza della stima sul Pil, sono stati 'nettati' da quelli delle aziende colpite dal terremoto. Altrimenti il quadro sarebbe stato ancora più fosco. Non che non lo sia: sono ancora in calo produzione (-3,6% tendenziale), fatturato (-3,7) e ordini (-4,2). Unica voce con segno più, l'export (+2,9%), ma in rallentamento rispetto al passato. Così gli imprenditori vedono nero e per questo semestre solo il 21,8% si aspetta un aumento della produzione, l'80% ordini stabili o in calo. Mentre nel settore bancario sofferenze e incagli crescono a ritmo del 2%, e il rapporto con i prestiti è arrivato alla quota record del 10%. Ma se la crisi è stata acuita dal sisma, proprio per effetto del terremoto, potrebbero esserci spiragli nel 2013, quando la ricostruzione farà ripartire il lavoro. Forse anche per questo l'indagine di Unioncamere stima un debole +0,5% per il regionale 2013, mentre vede quello italiano ancora in terreno negativo (-0,2%).

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