rotate-mobile
Cronaca

Scout Speed, autovelox illegittimo? "Non c'è segnaletica, in altre città ricorsi accettati"

Il dispositivo mobile ancora al centro di perplessità e polemiche. A Padova, ad esempio, sono stati accettati alcuni ricorsi dei multati e l'avvocato-consigliere Lisei spiega quali sono le criticità per Bologna

Il sistema autovelox Scout Speed, entrato a far parte della strumentazione della Polizia Municipale di Bologna da pochi giorni (e già le prime multe), non convince e lascia presupporre che le "vittime" potrebbero fare ricorso, come già accaduto a Solesino, in provincia di Padova, dove è giunta anche una lettera del Ministero dei Trasporti che conferma l'illegittimità di questo strumento di rilevazione, dopo che il giudice di pace di Este Patrizia Prando ha accolto due ricorsi.

A esprimersi sul dispositivo finito al centro delle polemiche anche a Bologna, Marco Lisei, avvocato e consigliere comunale d'opposizione, che prescindendo dal colore politico da una valutazione legale: "Esiste un serio rischio che anche qui avvengano una marea di ricorsi. I motivi sono molteplici e dipendono dalle modalità con le quali avverano le sanzioni, ma indicativamente posso dire che è sicuramente fondato il tema dell'assenza di una specifica segnaletica. Esiste per autovelox e tutor, non si capisce per quale ragione non debba esserci qui".

"C'è poi il fattore privacy, argomento non trascurabile e legato al tema contestazione immediata sarà sempre l'amministrazione che dovrà dimostrare che non poteva fermare il conducente). In sostanza esistono molti fattori che possono rendere annullabile la sanzione e non sono trascurabili con tutti i costi amministrativi legati al contenzioso che ci saranno a prescindere per il comune. Il tema resta: possibile che l'amministrazione non avesse altri strumenti per per impedire gli eccessi di velocità? Ad ogni buon conto parliamo dei viali di circonvallazione che sarebbero da percorrere a 50 km/h? Una strada a tre corsie? Ora non dico che debba trasformarsi in un autodromo, ma credo che una certa tolleranza in una strada con queste caratteristiche dovrebbe esserci, ma ovviamente non fa parte del credo dell'assessore Colombo".

Succederà a Bologna quello che è accaduto in Veneto, dove sono stati accettati dei ricorsi? In questo caso ci sono dei costi per l'Amministrazione che ha adottato l'autovelox? Il costo delle battaglie legali è un peso che i comuni dovranno sopportare a prescindere dall'esito (i giudici compenseranno comunque le spese) che avrà e si determinerà solo quando sulla questione deciderà la Corte di Cassazione, non certo l'Assessore Colombo ne una interpretazione del Ministero. Il dato di fatto oggi è che dei ricorsi sono stati vinti e gli stessi temi si riproporranno a Bologna.

Questi strumenti servono per la sicurezza o per fare cassa secondo lei? I Comuni si accollano il rischio perché vogliono fare cassa tanto nel corso dei mandati gli Assessori possono iscrivere le poste a bilancio subito, poi di ciò che accadrà se ne infischiano perché poi le spese legali finiscono nel mucchio e magari loro sono già altrove, magari in qualche altro incarico pubblico. La sicurezza non si persegue con un autovelox, ma con la prevenzione, con pattuglie ben visibili che facciano percepire chiamente al cittadino che esiste un controllo.


 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scout Speed, autovelox illegittimo? "Non c'è segnaletica, in altre città ricorsi accettati"

BolognaToday è in caricamento