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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Scout Speed: il nuovo autovelox amplia il proprio raggio di azione

Dopo i viali e via Stalingrado, 'batterà' anche l'asse Murri-Toscana e l'asse Saffi-Emilia Ponente-M. E. Lepido. Sistema com espediente per far cassa o tutelare la sicurezza dei cittadini? Il quesito sbarca in Comune

Con il nuovo autovelox "scout speed" il Comune vuole ridurre il pericolo di circolazione  sui  viali o in realtà si vuole soltanto  cercare  di  recuperare  l'ammontare venuto meno a seguito del pagamento   ridotto   se  la  sanzione  avviene  entro  5  giorni? A pungolare l'assessore alla Mobilità Andrea Colombo è la consigliera all'opposizione Lucia Borgonzoni, in quota Lega Nord, che oggi ha portato l'argomento all'attenzione del consiglio comunale.  "Qualora l'obiettivo  dovesse  essere quello della sicurezza - ha incalzato la leghista - si chiede il motivo per cui  non  si  è  seguito l'esempio delle città di Parma e Torino che invece hanno  deciso di mettere in strada uno strumento denominato "auto detector" che  individua  autovetture  che non potrebbero circolare, macchine rubate, intestate  a  prestanome,  segnalate dal tribunale fallimentare o ricercate perché   di   persone   scomparse   ed   ancora   quei  veicoli  che  hanno l'assicurazione o la revisione scaduta".
Il quesito è stato occasione così per fare il punto sul nuovo autovelox in dotazione alla polizia municipale -attivato di recente sulle nostre strade- che permette di rilevare la velocità dei veicoli sia con pattuglia in movimento che in stazionamento. 

Se nelle scorse settimane si era parlato di illegittimità del sistema (e della buona da parte dei multati di fare ricorso e vincerlo), l'assessore Colombo è tornato oggi a ribadire: "Il sistema è omologato dal Ministero dei Trasporti e rispetta la normativa sulla privacy. Il  controllo  dinamico  della  velocità  permette di estendere il presidio della  Municipale sul territorio e l'effetto deterrente è massimo", in quanto il sistema è montato su di una normale auto della Polizia Municipale e  pertanto,  ogni volta che in strada si incontra una pattuglia può essere quella con l'autovelox a bordo. Con  questo  nuovo  strumento  - ribadisce l'amministrazione comunale - "ci  poniamo l'obiettivo di ridurre la velocità  dei veicoli e diminuire di conseguenza il numero di incidenti con morti  e  feriti  determinati  da  tale  fattore:  a  Bologna,  infatti, la violazione   dei   limiti   di  velocità  è  la  terza  causa  in  assoluto dell'incidentalità,  dopo  la  guida  distratta e la mancata precedenza, in base  ai  dati Istat del periodo 2009-2012". Lo Scout Speed, infine, non è solo controllo della velocità ma anche - aggiunge Colombo - "tutela della  sicurezza più in generale: infatti supporta gli operatori di Polizia Municipale  anche  nelle  interrogazioni  delle  banche  dati  remote,  per individuare  e  fermare  in  tempo  reale  eventuali  veicoli  rubati o non assicurati".

Se 'scout speed' dall'entrata in vigore ad oggi ha "battuto" la zona dei viali e via Stalingrado, dalla prossima settimana amplierà il proprio raggio di azione (come da progetto). Si è voluto partire - ha chiarito l'assessore alla mobilità - dal  controllo  delle  strade  in cui, in base alle statistiche, c'è il più alto tasso di incidentalità  per  eccesso  di  velocità: quindi oltre ai  viali  di circonvallazione e via Stalingrado, sotto osservazione "anche l'asse Murri-Toscana e l'asse Saffi-Emilia Ponente-M. E. Lepido.
"Lo Scout speed, - continua Colombo - imponendo un effettivo rispetto del limite di velocità, contribuirà così a migliorare la sicurezza stradale  per  tutti  gli  utenti della strada e a salvare vite umane tra i pedoni  (già ben 4 sono morti investiti dall'inizio del 2014) e i ciclisti, ma anche quelle degli stessi automobilisti e motociclisti". Come è noto, infatti, la velocità è il fattore più direttamente interessato alla sicurezza stradale e costituisce l'elemento che aggrava gli effetti di ogni  incidente  anche  se  non  ne è la causa diretta. Uno studio condotto dalla NHMRC-RARU  statunitense  (National  Health  and  Medical  Research Council-Road  Acident  Research  Unit)  ha  mostrato  che  un pedone adulto colpito  da un'auto che viaggia a 65 km/h ha l'85% di probabilità di venire ucciso. A 50 km/h, la probabilità di morte è del 55%. Se questa velocità viene  ridotta  di  un'ulteriore  terzo  (32 km/h), la probabilità di morte dell'investito si riduce al 5%.

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