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Cronaca Centro Storico / Via Antonio Gramsci

Nuova scritta ingiuriosa sui muri: bersaglio ancora il Procuratore aggiunto

"Gli zingari criminali? Tu il solo criminale v.g.": così si legge in via Gramsci. Il riferimento sarebbe nuovamente a Valter Giovannini

Mentre si indaga sulla scritta ingiuriosa spuntata lo scorso 16 marzo su un muro in via Albani, rivolta con tutta probabilità al procuratore aggiunto Valter Giovannini, una nuova frase, simile, è comparsa oggi anche su un muro in via Gramsci. "Gli zingari criminali? Tu il solo criminale v.g.": così ,questa volta, recita il messaggio, che sembra avere come obiettivo sempre Giovannini.
La scritta dell'altro giorno - 'Valter G. tu l’unico criminale’  in via Albani - invece lasciava intendere ci fosse un nesso con la tragica vicenda della farmacista Vera Guidetti, morta suicida la  scorsa settimana, dopo aver lasciato un biglietto nel quale diceva di essersi sentita trattata come una criminale proprio dal magistrato, che l’aveva ascoltata come testimone nell’ambito di un’indagine sulla ricettazione di opere d’arte.

Molti i messaggi di solidarietà al procuratore aggiunto che nei giorni scorsi sono arrivati da più fronti. Il Rettore di Alma Mater, Ivano Dionigi aveva sottolineato come le frasi contro Giovannini ricordassero "tempi bui” . Anche da parte del sindaco di Bologna, Virginio Merola, era arrivata la “ferma condanna per le scritte ignobili apparse”. Il primo cittadino aveva poi voluto ringraziare “Giovannini per quanto ha fatto e sta facendo per il rispetto della legalità nella nostra città e per il sacrificio che questo comporta per la sua vita personale”.
Duro sul tema anche il Governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, per il quale “non bisogna sottovalutare la portata di atti che possono apparire anche di poca rilevanza”. Le istituzioni – aveva spronato il presidente della Regione –“ nel loro insieme, si dimostrino coese nel difendere i principi di legalità e civile convivenza” “Il lavoro dei magistrati, nella loro piena autonomia, e di tutti coloro i quali operano per il bene comune – aveva aggiunto il presidente Bonaccini – è un valore che va difeso e tutelato, non abbassando mai la guardia rispetto a episodi di intolleranza o di incitamento alla violenza”.

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