Scritte razziste imbrattano sede Sunia: il sindacato risponde con foto "alla memoria"
Sui muri dell'edificio in via Cipriani svastiche e messaggi contro gli stranieri. Il Sunia risponde affiggendo delle foto e sfida: "Non ci intimidiscono, ai fascisti rispondiamo esponendo i frutti passati dello loro azioni"
Scritte contro gli stranieri e simboli fascisti ad imbrattare le mura della sede del Sunia in via Casini. Frutto dell’ennesimo atto vandalico ai danni degli edifici della città.
Il sindacato degli inquilini e degli assegnatari, mira dell’ultimo raid, ha risposto al gesto di sfida affiggendo un cartello di denuncia all’ingresso dell’edificio, “La porta e i muri sono stati imbrattati con svastica e scritte razziste. Non ci intimidiscono, agli imbecilli fascisti rispondiamo esponendo i frutti passati dello loro azioni”
L’azione di “stampo nazi-fascista - riporta in una nota il presidente Mauro Colombarini –troverà replica da parte del sindacato attraverso l’esposizione di una carrellata di fotografie che riportano alla memoria le conseguenze nefaste di questa cultura razzista”.
Colombarini Conclude affermando che “i problemi di convivenza e di disagio abitativo debbano sempre essere affrontati per darvi una soluzione civile e positiva, mentre i comportamenti razzisti, che offendono noi e l'intera comunità, non devono in alcun modo passare sotto silenzio”.