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Cronaca

Maestra 'troppo severa', le mamme: 'I bimbi non vogliono più andare a scuola'

Una maestra "eccessivamente severa, che alza sempre la voce, nega permessi per andare al bagno". Questo ciò che i genitori contestano e ora chiedono che "si agisca, ma in tempi brevi"

"Spesso sbagliamo a non credere ai nostri bambini. Stavolta però abbiamo deciso di farlo, visto che raccontano tutti la stessa cosa". Una delle mamme che ieri ha protestato insieme ad altri genitori di una terza elementare del quartiere Savena, per presunti atteggiamenti eccessivamente severi di una maestra, racconta i fatti dal suo punto di vista facendosi portavoce delle famiglie. 

"Intanto vorrei precisare che ieri, quando abbiamo fatto intervenire i Carabinieri, non ci sono state azioni aggressivie o litigi, nè da parte nostra nè da parte del personale scolastico. Semplicemente, abbiamo voluto attirare l'attenzione sul problema in modo definitivo e sappiamo che gli agenti dell'Arma sono poi entrati per ascoltare qualcuno sulla vicenda denunciata e che va verificata".  

Ma cosa raccontano precisamente i bambini? Coma hanno espresso il loro disagio? "Intanto mia figlia non vuole più venire a scuola. Dice che la maestra urla e che la spaventa - spiega la mamma di una delle alunne della classe - Oggi sono riuscita a convincerla dicendole che l'insegnante non c'è. E fra l'altro è vero visto che si era presa dei giorni di permesso a prescindere da questa situazione".

"Anche mio figlio, stessa cosa. Gli abbiamo chiesto il perchè e lui ha detto che la nuova maestra non lo fa uscire per andare in bagno e che sembra che lo sgridi sempre. Per questo, confrontandomi con gli altrio, ho deciso di aprire un dialogo con il preside chiedendo di fare chiarezza sulla vicenda. Io sono una di quelle mamme che vorrebbe le telecamere a scuola". 

Un'altra mamma si unisce al coro, ma suo figlio è in un'altra classe, in una prima elementare. "Mio figlio ha cinque anni e mezzo e la maestra che lo ha accolto lo ha subito messo in castigo: il primo giorno di scuola facendogli fare per punizione il guardiano del sapone (cosa anche simpatica e accettabile) e il secondo giorno di scuola facendolo restare per mezz'ora seduto per terra. Potrà anche essere stato monello, ma è pur sempre un bambino che dalla materna inizia le elementari e ora è traumatizzato. Chiediamo solo un pizzico di dolcezza, con i bambini in fondo ci vuole polso, ma anche un po' di dolcezza". 

E adesso cosa farete?  "Attendiamo che il preside prenda dei provvedimenti o che in ogni caso ci faccia sapere qualcosa. Ci piacerebbe incontrarci e parlarne. I tempi però non possono essere i tempi della scuola, quelli che conosciamo fin troppo bene e che sono immensamente lunghi (basti vedere le cattedre non ancora assegnate)". 

Con gli altri insegnanti come va? "Bene! Non facciamo di tutta l'erba un fascio. Se solleviamo una questione è perchè pensiamo ci sia qualcosa da risolvere, ma siamo obiettivi sulle capacità e la professionalità del corpo insegnante". 

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