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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Via Alfredo Panzini

Scuole aperte d’estate. Saffi e Farini offrono alternativa ai Social Network

Ufficializzato per due istituti il progetto "Scuole aperte estate 2012". Quartiere San Donato e Savena soddisfatti per l'opportunità di non lasciare soli i ragazzi anche dopo la chiusura estiva

Con l'estate finiscono le lezioni, ma la scuola resta aperta: a Bologna succederà in due casi, quello delle medie Saffi (Istituto comprensivo 11) e quello delle medie Farini (Istituto comprensivo 12). Sono i due istituti, infatti, coinvolti nel progetto "Scuole aperte estate 2012" grazie ad un finanziamento complessivo di 30.000 euro garantito dall'Asp Irides (che, cosi', aggiunge le due scuole ai cinque centri estivi gestiti con proprio personale educativo).

SODDISFAZIONE DEI PRESIDENTI DI QUARTIERE. Soddisfatti anche i presidenti dei due Quartieri interessati. "E' importante che in tanti si costruisca un sistema complessivo- commenta Virginia Gieri, numero uno del Savena- per fare in modo che i bambini crescano in un contesto positivo". Il Pilastro "va sui giornali solo per gli episodi di cronaca ma ha un capitale sociale enorme e con una spiccata sensibilita' verso i temi dell'adolescenza", aggiunge Simone Borsari, presidente del San Donato. "I ragazzi hanno tanto da esprimere e dobbiamo aiutarli a farlo", chiosa Borsari: "Questo progetto va nella direzione giusta perche' crea la rete giusta".

LE DUE SCUOLE APERTE. Le Saffi di via Panzini, in zona Pilastro al quartiere San Donato, resteranno aperte dal 18 al 27 luglio. Le Farini di via Populonia, nel quartiere Savena, dall'11 giugno al 20 luglio. Il progetto e' rivolto ai ragazzi dagli 11 ai 14 anni. Alle scuole spetta la progettazione, l'organizzazione ed il coordinamento delle attività, che prevedono anche la partecipazione del mondo associativo (anche attraverso la pubblicazione di un avviso pubblico): ci sara' spazio, ad esempio, per laboratori espressivi e artistici, attivita' sportive e ludiche. Le due scuole, cosi', potranno diventare "un centro di aggregazione per tanti ragazzi che diversamente avrebbero difficoltà ad organizzare il proprio tempo libero", spiega il vicepresidente di Irides, Paolo Marcheselli, mentre "la città si arricchisce di una nuova offerta educativa, culturale e sportiva".

Inizialmente il progetto prevedeva tre scuole, ma con i fondi a disposizione si e' dovuta rimodulare la portata: "Abbiamo fatto un grosso sforzo, abbiamo dovuto ridurre il progetto - commenta il presidente dell'Asp, Paolo Messina- ma almeno siamo partiti. Si tratta di un'esperienza "unica non solo a Bologna ma a livello regionale", commenta Maria Luisa Martinez, dirigente dell'Ufficio IX (ex Ufficio scolastico provinciale). "Spero e mi auguro sia solo un primo passo rispetto ad un percorso che deve svilupparsi anche nel futuro", aggiunge Martinez. "I ragazzi sono soli, pensano di essere in compagnia quando sono davanti al computer o usano gli Sms- aggiunge la dirigente- ma sono molto, molto soli e non sanno chi c'e' dall'altra parte", perche' quello dei social network "e' un mondo palese ma nascosto". Questa solitudine dei ragazzi "li porta a pensare di essere sicuri nelle loro camere ma non lo sono", avverte Martinez, aggiungendo che "i tre quarti di coloro i quali a scuola diventano 'bulli' sono persone deboli, sole e con disagi".

 

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