rotate-mobile
Cronaca

Scuola: più classi, ma con meno alunni e in arrivo 5 nuovi istituti

Più classi, ma meno grandi: è il sistema messo in atto per gestire il boom di iscritti, soprattutto in vista dei flussi migratori e dei ricongiungimenti familiari. Intanto al via il bando per costruire 5 istituti nuovi di zecca, mentre procedono i lavori di ristrutturazione in vari plessi della città

Più classi ma con meno alunni per fronteggiare il boom di iscritti. E' la soluzione impostata a Bologna per gestire sia l'impennata di alunni sia i possibili nuovi studenti che dovessero arrivare in corso d'anno. E' l'assessore comunale all'Istruzione Marilena Pillati,  in commissione Istruzione, a spiegare come ci si è mossi e perchè: "Avevamo già previsto un rialzo degli iscritti, soprattutto in vista dei flussi migratori e dei ricongiungimenti familiari che portano in città nuovi utenti, sia all''inizio che ad anno scolastico in corso".

Nel dettaglio, per questo anno scolastico (2015-2016), le iscrizioni sono aumentate di oltre 300 unità, 250 alunni in più per le elementari e 60 in più' per le medie. Di pari passo è andato l'aumento delle classi nelle scuole di Bologna: 18 nuove, otto per i più piccoli e 10 per gli altri. "Le classi sono state suddivise in modo da avere numeri bassi e accogliere i bambini che si iscrivono durante l''anno in corso o in quelli successivi", spiega Miriam Pepe, funzionario del Comune. E questa operazione è stata già attuata con le classi prime delle Aldo Moro delle Giovanni XXIII.

Grazie al nuovo sistema diviso in ''poli'' (una scuola fa da capofila alle altre territorialmente vicine), i presidi hanno ''spalmato'' nei diversi istituti il numero degli iscritti alle prime, comunicando volta per volta i dati al Comune e indirizzando nelle classi meno numerose i bambini arrivati dopo la chiusura delle iscrizioni. E ora Palazzo D'Accursio guarda già al prossimo anno scolastico (2016-2017), quando è attesa una lieve flessione (nell'ordine di un centinaio di ragazzi tra elementari e medie), al netto dei flussi migratori che interessano zone diverse della città, specialmente nei quartieri di Borgo panigale o Navile, meno a Reno e S.Stefano.

Scuole nuove in arrivo: entro dicembre di quest'anno, infatti, uscirà il bando per costituire il gruppo delle Sgr (le ''Società di gestione del risparmio'') che materialmente provvederà alla costruzione degli edifici. E tutto dovrebbe svolgersi nei tempi previsti dai tecnici di Palazzo d'Accursio se l'iter burocratico verrà rispettato. E' attesa ora l'approvazione del piano economico finanziario, aggiornato dalle stime dell'ufficio del Demanio, prima da parte degli investitori (Invimit e Inarcassa) e poi dal ministero dell'Economia. Dopo l'ok di entrambi, il bando verrà pubblicato. "I tempi non sono lunghi entro questo dicembre".

Il secondo step riguarda invece il progetto specifico per la costruzione delle scuole. Le prime in elenco sono le Carracci per cui il bando verrà pubblicato a gennaio-febbraio del 2016 e i lavori verranno conclusi entro l'anno scolastico 2017/2018. "A seguire pubblicheremo i quattro bandi per le altre scuole (ex-mercato in Bolognina, scuole Tempesta, scuole Caprara e scuole Fossolo) per un costo complessivo di 25-30 milioni di euro".

Procedono i lavori di ristrutturazione negli altri istituti della città: terminati quelli alle Aldo Moro, si aspetta dicembre per dichiarare conclusi quelli della scuola Giovanni XXIII mentre tra poco partiranno i cantieri nel polo Guercino-Meste-Saffi (manca l'ok per i fondi destinati dal Governo) e alle materne dei Giardini Margherita. Un discorso a parte merita la scuola in via Lombardia dove i lavori sono stati rallentati dalle tante offerte presentate che "hanno reso più complessa la valutazione delle diverse componenti, prime tra tutte qualità e prezzo" spiega Simone Stella, tecnico di Palazzo d'Accursio. "I lavori di manutenzione delle scuole sono sempre stati i nostri cavalli di battaglia- sottolinea Malagoli- soprattutto quelli che riguardano le misure anti-sisma per cui, negli ultimi quattro anno, sono stati spesi 30 milioni di euro". Ieri è stato inaugurato il miglioramento sismico alla De Amicis, "una scuola che è del 1800, che non seguiva le nuove normative di sicurezza così come il 90% degli edifici di Bologna".


 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scuola: più classi, ma con meno alunni e in arrivo 5 nuovi istituti

BolognaToday è in caricamento