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Cronaca

Assistente sociale decide su affido figlio: favorisce l'amante

Questa l'accusa mossa dall'ex moglie che ha fatto pedinare il coniuge per provare la liaison con l'operatrice. Aperta indagine della Procura per verificare se si è trattato di 'abuso d'ufficio'

L'assistente sociale nel valutare a quale dei due genitori separati affidare il figlio avrebbe favorito il marito perchè con lui intratteneva una relazione sentimentale. A denunciarlo è l'ex moglie, che per avvalorare la sua tesi e reperire prove della liaison ha fatto pedinare l'ex coniuge da un investigatore privato. Se il j-accuse della signora dovesse essere accolto l'assistente sociale rischierebbe di essere condannata per abuso d'ufficio, un 'conflitto di interessi' tra il 'ruolo' di amante, e il lavoro di valutazione nei servizi, che non poteva essere imparziale.

Per far luce sulla vicenda, il procuratore aggiunto Valter Giovannini ha aperto un'inchiesta contro ignoti, contestando il reato di falso ideologico. Saranno oggetto di verifiche, cioé, le relazioni che l'assistente sociale periodicamente inviava al giudice Cinzia Gamberini del tribunale civile. Sulla separazione, piuttosto tumultuosa e con in ballo, tra l'altro, una querela per una gomitata che avrebbe rotto il setto nasale alla donna durante una lite, è in corso una causa. Ed era stato il giudice ad aver delegato ai servizi il compito di monitorare il caso, scegliendo le forme della tutela del minore. Cioé i tempi e i modi nei quali il bambino deve stare con uno o l'altro dei genitori. Sempre al giudice sarà recapitata anche copia dell'esposto, presentato attraverso l'avvocato Matteo Murgo, dove si ricostruisce tutta la storia, per accertare la verità di quanto riferito dai servizi.

Insospettita dall'ennesimo atteggiamento negativo nei propri confronti - i servizi in un caso si dimostrarono indisponibili ad assecondare i suoi impegni di lavoro, mentre furono ben più flessibili quando incrociarono il calendario degli incontri con le partite di calcio dell'ex marito - la donna si è rivolta ad un'agenzia di Ferrara, che ai primi di marzo ha iniziato gli appostamenti. E ha documentato, corredando di foto e video, gli incontri e le effusioni della coppia, in varie situazioni. Ne è emersa una relazione stabile, di convivenza. Con il figlioletto che, nei tempi in cui stava con il padre, andava a casa dell'assistente sociale e lì passava la notte. Una situazione, sottolinea l'esposto, di palese squilibrio, con relazioni che quindi non possono essere considerate attendibili.

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