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Cronaca Centro Storico / Strada Maggiore

Sequestro Aula C, Alma Mater lapidaria: 'Le decisioni della magistratura si eseguono'

Plaudono al sequestro dell'aula occupata presso la facoltà di Scienze Politiche la Lega e parte del PD. Gli attivisti: 'Se pensate che Bologna oggi sia un posto migliore, beh, godetevela'

"Il mondo non ci appartiene, se ha un padrone e questo padrone è tanto stupido da desiderarlo, così come si trova, che se lo prenda, che cominci a contare le rovine al posto dei palazzi, i cimiteri al posto delle città, il fango a posto dei fiumi, la melma infetta al posto dei mari. Il più grande spettacolo illusionistico del mondo non ci incanta più". Così commentano gli attivisti dell'aula C "sigillata" dalla Digos, come disposto dalla magistratura a fine aprile.

"Le decisioni della magistratura si eseguono e tutti le devono rispettare", si limita a commentare l'Alma Mater, mentre il procuratore aggiunto Valter Giovannini ci tiene a precisare che non "c'è "nessuna correlazione" tra il sequestro eseguito oggi e le polemiche sui ritardi sollevati nei giorni scorsi. "Le esecuzioni di provvedimenti di sequestro delicati hanno i loro tempi tecnici".

Agli occupanti dell''aula C arriva la solidarietà del collettivo Cua: "Procura e Alma Mater a braccetto per reprimere gli spazi autogestiti in Università" cancellando "un pezzo di storia, che per 20 anni ha portato creatività e autogestione nella Facoltà di Scienze politiche". Proprio questo pomeriggio, intorno alle 16, una decina di attivisti anarchici si è data appuntamento nel cortile di Scienze politiche per un presidio di protesta.

"Ciò non ci stupisce. Per questa macchina mangia-soldi che vede tra i propri finanziatori guerrafondai come Finmeccanica, devastatori come Eni e che ha come primario obiettivo la formazione della più indottrinata e mite manovalanza di mercato, l’eliminazione della critica (non costruttiva, sia chiaro) e del conflitto è evidentemente una necessità" e aggiungono "ci possono togliere un’aula, possono denunciarci, processarci, condannarci, dipingerci come mostri; hanno tutti i mezzi necessari per farlo: i media e i loro pennivendoli, i soldi, i burattini al loro servizio con caschi e manganelli. La tensione che ci spinge ad opporci a questo esistente non potrà mai essere estirpata. Ci riverseremo per le strade, nelle piazze ed in ogni altra stanza che troveremo nel nostro tragitto. Se pensate che Bologna oggi sia un posto migliore, beh, godetevela! Noi continueremo a ballare sulle vostre scintillanti e democratiche macerie" concludono gli attivisti che oggi pomeriggio si sono ritrovati nel cortile della Facoltà".

L’azienda Alma Mater Studiorum per gli occupanti "con Dionigi in testa, ha colto l’occasione per sbarazzarsi del nemico interno. Ciò non ci stupisce. Per questa macchina mangia-soldi che vede tra i propri finanziatori guerrafondai come Finmeccanica, devastatori come Eni e che ha come primario obiettivo la formazione della più indottrinata e mite manovalanza di mercato, l’eliminazione della critica (non costruttiva, sia chiaro) e del conflitto è evidentemente una necessità".

Apprezzamenti dalla Lega Nord per il sequestro preventivo "anche se preventivo può  sembrare un eufemismo visto che è più di vent'anni che va avanti questa occupazione  Con questo atto è stata ristabilita la legalità ma rimane molta perplessità di fronte al fatto che si sia dovuto arrivare ad un provvedimento del tribunale per porre termine ad una situazione intollerabile che ha prodotto enormi disagi sulla città, ai residenti  della zona, a molti studenti e alle forze dell'ordine a cui va il nostro ringraziamento per tutto quello che hanno fatto anche in questa situazione - ha scritto in una nota la capogruppo in Comune Lucia Borgonzoni -  Spero che questo atto sia davvero un segnale per fermare le troppe occupazioni a Bologna, occupazioni che immancabilmente avvengono nel silenzio generale della Giunta  Merola sempre tesa a giustificare chi non ha rispetto del bene comune".

Plaude anche parte di Pd: "Era ora", commenta la consigliera comunale Raffaella Santi Casali "mi sembra giusto, la legalità è la legalità - aggiunge il consigliere dem, Tommaso Petrella, anche per Maurizio Ghetti "hanno fatto bene a sequestrare, credo che questa decisione, seppur importante, era quella da prendere e ora si tratterà di capire esattamente quali sono le conseguenze".

"Ricordo con un po' di nostalgia quando, alla fine degli anni 90, l'aula C di Scienze Politiche cominciò ad essere - oltre che un'aula studio - un luogo di iniziativa culturale e politica nettamente schierato, ma aperto a tutti - ha scritto il sindaco di Budrio Giulio Pierini - negli ultimi anni non so cosa sia diventata l'aula C occupata. Spero che questo epilogo possa comunque riavviare il protagonismo e la partecipazione degli studenti. L'attivismo e le iniziative organizzate dalle associazioni studentesche fanno parte, da molti anni, della ricchezza di facoltà come Scienze Politiche. Rinunciarvi sarebbe sbagliato e dannoso".

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