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Cronaca Navile / Via Aristotile Fioravanti

Prostituzione, minacce e finte nozze: così costringeva una giovane alla vita di strada

La donna era costretta a turni di lavoro massacranti per 'mantenere' lui e la sua famiglia. Lunghi mesi di violenze psicologiche finiti dopo che lo 'sfruttatore' è finito in manette, quasi per caso...

La donna era costretta a prostituirsi, con turni di lavoro massacranti, per 'mantenere' il suo sfruttatore - un rumeno di 33 anni - e la sua famiglia di origine. Almeno un anno sono durante le pesanti violenze psicologiche, minacce e soprusi che si alternavano a vane promesse di matrimonio (in realtà aveva una moglie in Romania) e dichiarazioni di amore da parte dello sfruttatore, per 'tener buona' la sua vittima, una connazionale 25enne.

Una piccola di miniera d'oro era la donna, infatti, che con il suo 'lavoro' in strada era costretta a cedere quasi tutto il guadagno all'aguzzino. Oltre 20 mila euro gli avrebbe ceduto solo nel giro di pochi mesi, come tracciano alcuni movimenti bancari, che avvenivano con frequenza bisettimanale. La rumena ha tentato più volte di ribellarsi, dicendo che era esausta e che non sarebbe più tornata in strada. Lo straniero a quel punto la incalzava, intimando che le avrebbe tolto tutto 'cibo e anche il tetto che aveva sopra la testa'.

L'incubo è finito, quasi per caso. L'uomo era infatti stato fermato dalla Polizia inseguito ad una violenta rapina consumata in un bar gestito da un cittadino cinese in via Stendhal. Avviate le indagine, infine, lo straniero era stato riconosciuto estraneo ai fatti. Ma alcune intercettazioni telefoniche, ed ulteriori accertamenti eseguiti dalla Squadra Mobile, avevano portato a ritenere il rumeno responsabile di sfruttamento della prostituzione. In particolare nei confronti della connazionale.
Spiccato per tanto un mandato d'arresto, qualche mese fa, al momento della ratifica del provvedimento l'uomo era ormai introvabile. Aveva fatto perdere le sue tracce. Quando ormai si erano perse le speranze di rintracciarlo - e si era sul punto di dichiarare lo stato di 'latitanza' - il 33enne è stato intercettato, casualmente, inseguito ad un controllo su strada che una pattuglia della polizia stava effettuando l'altro giorno in via Fioravanti. Era in compagnia di un connazionale, quando è stato fermato e identificato dagli agenti. Risaliti alla sua identità, l'uomo è stato così arrestato e recluso nel carcere della Dozza. Dovrà rispondere di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

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