rotate-mobile
Cronaca Navile / Via Aristotile Fioravanti

Ex Telecom, famiglie all'ex Galaxy. Social Log annuncia video sulle violenze

Dopo il lungo sgombero dello stabile ex Telecom, lunghe sono state anche le valutazioni sulle sistemazioni da parte dei servizi sociali. Il collettivo ha annunciato la pubblicazione di alcuni video che mostrerebbero l'uso della forza

Dopo il lungo sgombero dello stabile ex Telecom in via Fioravanti, lunghe sono state anche le valutazioni sulle sistemazioni da parte dei servizi sociali.

SCONTRI. Il collettivo Social Log ha annunciato per oggi la pubblicazione di alcuni video che mostrerebbero l'uso della forza durante lo sgombero sugli occupanti, donne comprese. C'è stato anche un contatto tra gli agenti e i manifestanti che si erano radunati sono l'edificio. Uno di loro è rimasto contuso a un dito: "Mi hanno colpito con una manganellata", ha raccontato. Da quanto si apprende, sono due i manifestanti feriti, dopo la carica della Polizia. Una ragazza e un ragazzo sono stati caricati su un'ambulanza.

POLEMICHE. "Questo è golpismo istituzonale - ha detto a Bologna Today il consigliere comunale SEL Mirko Pieralisi che ha assistito alle operazioni di sgombero- impugnando regolamenti e carte bollate, usando la forza pubblica e un impotente schieramento militare, si vuole riportare l'ordine del vuoto e delle ragnatele dell'assenza di vita, ". Secondo Pieralisi si tratta di "regole senz'anima" dettate da Istituzioni, Prefetto, Questore e Ministero dell'Interno che stanno "adottando un atteggiamento golpista, a fronte delle dignità delle persone che stanno qui. L'atteggiamento più ragionevole sarebbe che chi è arrivato qui con le camionette se ne tornasse indietro, e si incomincia a ragionare". 

"A Bologna il sindaco ha deciso di farsi espropriare del diritto di intervento su questioni che riguardano la vita delle persone". Inoltre, "non essere lì in questo momento a esercitare il dovere minimo di mediazione sociale che spetta alla politica significa accettare che a essere sgomberati non siano solo i bambini, ma la democrazia". Così il parlamentare di Sel Giovanni Paglia va all'attacco, via Facebook. E Cathy la Torre, capogruppo vendoliana a Palazzo D'Accursio sempre più lontana dalla maggioranza, si chiede come sia "possibile che mentre il Comune cerca disperatamente soluzioni per dare riparo alle famiglie in condizione di maggiore fragilità si assista "ogni giorno ad uno sgombero diverso". L'altro consigliere comunale che ha abbandonato la maggioranza in Comune, Mirco Pieralisi, eletto come indipendente con Sel, parla di "ingiusta, prepotente ed immotivata azione contro persone che hanno dato vita ad uno spazio vuoto lasciato alla speculazione. L'azione contro le famiglie senza casa non è semplicemente un'azione di Polizia, ma un attacco alla dignità delle persone".

Lo sgombero "come annunciato" si sta rivelando "una guerra" e per Marco Lisei, consigliere comunale di Forza Italia, la colpa è prima di tutto del sindaco Virginio Merola "che ha bloccato lo sgombero ad agosto"; così come delle responsabilità le porta anche l'assessore comunale al Welfare, Amelia Frascaroli, "che li ha legittimati". E' "colpa- insiste Lisei su Facebook- di chi ha avvisato ed ha consentito si barricassero in estate. Questi costi li paghiamo noi".

Attacca su Facebook anche il consigliere regionale forzista e candidato sindaco Galeazzo Bignami che ''avvista'' "alcune delle famiglie perbene che dal tetto dello stabile organizzano la pacifica resistenza. Brava alla sinistra che sotto la bandiera della solidarietà crea tensione sociale e vera e propria violenza. Ovviamente le famiglie saranno tutte italiane e la bandiera palestinese è così, per folclore...".
Nel frattempo, per effetto dello sgombero, "la Bolognina è bloccata, con costi sociali enormi: ritardi al lavoro, bambini che non arrivano a scuola, aziende bloccate... Il conto mandatelo a Frascaroli, che ha detto che le occupazioni creano valore sociale". Secondo Bignami, Frascaroli e Merola "dovrebbero essere qui, a vergognarsi" per il caos "che la loro incapacità ha creato", mentre va invece "onore alle Forze dell'Ordine, le uniche che in questo delirio rappresentano davvero le nostre Istituzioni", conclude Bignami.

"Spettacolo indegno" per la senatrice Anna Maria Bernini, FI, quello di ieri: "l'amministrazione cittadina ha ribadito la sua incapacità di farsi tempestivamente carico dell'assistenza di situazioni di difficoltà oggettiva".

"300 persone che occupavano un edificio vuoto da 20 anni sono state buttate in mezzo ad una strada senza nulla e senza alternative concrete ed immediate". Così attacca anche Piergiovanni Alleva consigliere regionale l'Altra Emilia - Romagna, per il quale "è evidente che a Bologna è in atto un commissariamento della politica ad opera di Procura e Prefettura che stanno attuando un disegno inaccettabile che mette in grave pericolo la pace e la coesione sociale per far prevalere una linea d'ordine su una situazione che il Comune non riesce a gestire per la sua colpevole insipienza" L'Altra Emilia - Romagna condanna "questi metodi e questa malintesa concezione della legalità e del rispetto delle regole e non ci stancheremo mai di ribadire che non esiste legalità laddove non vengono garantiti i diritti minimi di sopravvivenza quali un tetto sulla testa e un lavoro per potersi mantenere dignitosamente".

SOLUZIONI. Gli occupanti sono stati accolti nella sede del Comune e da quanto si apprende colo che risiedono a Bologna troveranno un tetto all'ex Galaxy, il residence di proprietà dell'Inail in via Fantin, mentre per gli altri si valuterà caso per caso per individuare le persone in condizione di fragilità. Potrebbero essere ospitati temporaneamente in ostelli, alberghi o altre strutture (si parla anche di dormitori per gli adulti soli). Ieri sera gli occupanti infine avevano lasciato l'ex Telecom sulla base di una "garanzia pubblica", aveva detto Fulvio di Social Log ai cronisti, ovvero che sarebbe stato assicurato a tutti un tetto.

IL SINDACO. Nel tardo pomeriggio era arrivata anche la nota del sindaco Virginio Merola, fuori città per impegni istituzionali, dove si sottolineava che lo sgombero "richiesto dalla Procura della Repubblica ed eseguito dalla Questura di Bologna, ha visto l'Amministrazione comunale impegnata con i servizi sociali con l'obiettivo che le famiglie, i minori e le persone in fragilità potessero trovare una soluzione abitativa temporanea già da questa sera. Per noi è importante non abbandonare chi è in difficoltà come ci viene anche richiesto dal Tribunale dei Minori". Merola ha poi ringraziato l'assessore Amelia Frascaroli e gli operatori "che in una giornata così difficile hanno lavorato affinché tutte le famiglie con minori avessero una sistemazione, cosa che siamo in grado di garantire".

Ex Telecom: gli ultimi occupanti lasciano lo stabile

Via Fioravanti blindata per sfollare famiglie occupanti

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ex Telecom, famiglie all'ex Galaxy. Social Log annuncia video sulle violenze

BolognaToday è in caricamento