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Cronaca Centro Storico / Via Solferino

I senza-casa di via Solferino ospitati alla Caserma Masini, Labàs: 'Servono cibo e materassi'

Sarà fatto spazio presso la Caserma Masini occupata per chi è rimasto senza casa, dopo lo sgombero di questa mattina, ma gli attivisti chiedono aiuti. L'On. Paglia (SEL) ha depositato sul caso un'interrogazione al Ministero degli interni

Sarà fatto spazio in via Orfeo, presso la Caserma Masini occupata da Labàs: lì verrà accolto chi è rimasto senza casa, dopo lo sgombero di questa mattina in via Solferino. Come aveva anticipato l'assessore al welfare Amelia Frascaroli, per le famiglie con minori, dagli 8 mesi agli 11 anni, sono intervenuti i servizi sociali.

"Non lasceremo queste persone per strada", aveva detto Cecilia questa mattina ai cronisti: "L'ex caserma Masini ha 8.000 metri quadrati, ne ristruttureremo un'altra parte e li porteremolì". Infatti per sabato 17 ottobre, in occasione della Giornata mondiale contro la povertà, Labàs invita la cittadinanza ad aiutare con i lavori e con i beni di prima necessità da distribuire alle persone sgomberate. Non servono vestiti, ma cibo e materassi, oltre a frigoriferi e cucine. "E a maggio, quando andremo a votare- manda a dire il collettivo- ricordiamoci di questi fatti. Mandiamoli a casa, Bologna merita di meglio".

Il Comune non era stato informato delolo sgombero di questa mattina, infatti gli assistenti sociali sono stati chiamati dai Carabinieri presenti sul posto. "Sono molto colpita" aveva commentato l'assessore al welfare Amelia Frascaroli, dopo il duro incontro con gli attivisti nel cortile di Palazzo D'Accursio. 

"Ho appena depositato un'interrogazione al Ministero degli interni per sapere come sia possibile che ancora una volta a Bologna venga sgomberata un'occupazione abitativa senza darne alcuna comunicazione all'amministrazione comunale", lo scrive l'onorevole Giovanni Paglia di SEL che ritiene "inaccettabile che operazioni che aggravano l'emergenza abitativa siano messe in essere senza coinvolgere chi in città ha la responsabilità politica. Inoltre la mancata informazione ha reso impossibile il contestuale intervento dei servizi sociali, a tutela particolare dei minori coinvolti e delle loro famiglie. Quanto sta accadendo a Bologna eccede la normalità e qualcuno deve risponderne". 

"Non ho mai considerato particolarmente entusiasmante lo strumento occupazione" ha scritto sempre su Facebook il segretario della Fiom-Cgil dell'Emilia-Romagna, Bruno Papignani "come noto rappresenta un mezzo e non un fine, ma nello stesso tempo penso che l'amministrazione pubblica non possa affrontare l'emergenza abitativa in città affidandosi semplicemente ad azioni di polizia e agli sgomberi degli spazi, operando una brutale rimozione del problema'. Allo stesso modo - continua Papignani - non si può "abdicare ad un opera di mediazione sociale dei conflitti, nè quando l'amministrazione è proprietaria diretta degli spazi (vedi il caso Atlantide) ne quando essa viene non informata dei fatti. Se così fosse sarebbe paradossale e davvero grave". 

Per Piergiovanni Alleva de l'Altra Emilia - Romagna "Da città medaglia d'oro della Resistenza conosciuta ovunque per la sua tolleranza, apertura e senso civico, Bologna si sta rapidamente trasformando in una città stupidamente repressiva e reazionaria - scrive il consigliere regionale in una nota - nel giro di poche ore questa mattina abbiamo appreso di 30 persone, di cui 5 minori, buttate in mezzo ad una strada dalla Digos senza neanche avvertire il Comune e della presidente del Quartiere Santo Stefano che continua imperterrita ed impunita ad offendere gravemente la comunità omosessuale bolognese. Sappia la Giorgetti che le pulsioni omofobe che la dominano e le impediscono di riconoscere la bellezza dell'amore anche tra persone dello stesso sesso non sono condivise, ne sono convinto, da nessuno a Bologna, fatta eccezione per l'estrema destra, e che tirare in ballo il presunto cattolicesimo della città non nasconde l'estrema meschinità della sua richiesta di vietare che due gay si possano baciare dopo aver contratto matrimonio.Ugualmente gravissimo è il fatto che la Procura, con  atteggiamento forcaiolo, si senta in diritto di portare avanti sgomberi di case occupate senza confrontarsi con la politica quasi come se volesse farne le veci, approfittando del vuoto politico creato dal Pd.
Concordo con l'assessore Frascaroli che ritiene che le occupazioni creino valore sociale, ma rimprovero a questa amministrazione eccessiva timidezza ed esitazione nell'affrontare problemi sociali delicati come questo mentre poi la vediamo procedere come un treno, incurante di tutto e tutti, quando si tratta di approvare progetti monstre di cementificazione della città e dei suoi dintorni". 

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