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Cronaca

Omicidio Caramazza, uccisa e nascosta nel freezer: Giulio Caria condannato a 30 anni

Così al termine del processo in rito abbreviato, mentre il pm aveva richiesto l'ergastolo per l'uomo, compagno della vittima, imputato per omicidio volontario aggravato da stalking, con l'aggravante di aver agito con crudeltà e l'occultamento di cadavere

Trent'anni di reclusione. Questa la condanna per Giulio Caria, 35 anni, accusato di aver ucciso e poi nascosto in un freezer il corpo della compagna, la bolognese Silvia Caramazza, trovata cadavere nel giugno dello scorso anno. Così a termine del  processo in rito abbreviato, mentre il pm aveva chiesto per l'uomo l’ergastolo, infatti Caria era imputato per omicidio volontario aggravato da stalking  e dall’aver agito con crudeltà, oltre che tra le altre cose, di occultamento di cadavere.silvia scaramazza-2

La sentenza invece, sebbene abbia confermato si sia trattato di un omicidio "maturato in ambiente persecutorio", avrebbe escluso l’aggravante della crudeltà ritenendo probabilmente che alcune lesioni siano state inferte sul corpo della donna già morta. Riconosciuta, invece, l'aggravante dell’occultamento di cadavere.

Come risarcimento, il Gup ha sentenziato che a ciascun parente vada una provvisionale di 20 mila euro. Infine, riconosciuta dal Gup anche una provvisionale di risarcimento all’Unione Donne Italiane (Udi) e al Comune di Bologna, ente quest’ultimo che per la prima volta aveva deciso di costituirsi parte civile in un procedimento per un femminicidio.

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