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Sindaci si incontrano a Bologna, Merola: 'Parte alternativa, ma no nuovo partito'

Il dibattito in via Manzoni, all'Oratorio San Filippo Neri

Noi ci proviamo". Pero' "non siamo qui per creare un nuovo partito, ma per prendere parte. I sindaci sono innanzitutto l'espressione delle loro comunita' e quindi vogliamo porre tema che rimane sempre buono nel nostro Paese, cioe' che i Comuni e le citta' d'Italia possono essere una potente leva per unire questo Paese e dargli una prospettiva".

Cosi' il sindaco di Bologna, Virginio Merola, apre l'iniziativa "Dalle citta' per l'Italia" e cioe' l'incontro tra primi cittadini da lui promosso sotto le Due torri. Con Merola sul palco ci sono i colleghi civici Federico Pizzarotti da Parma e Alessio Pascucci da Cerveteri (presidente e coordinatore del movimento Italia in Comune), i dem Valeria Mancinelli da Ancona ed Emilio Del Bono da Brescia.

Non e' riuscito ad esserci per altri impegni il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi. Hanno invece preso la parola anche il presidente regionale dell'Anci, Michele De Pascale (sindaco di Ravenna) e il filosofo Stefano Bonaga. "Il messaggio e' che si puo' ripartire dalle citta' e costruire un'alternativa al centrodestra per l'Italia", spiega Merola, definendo l'iniziativa come un "confronto di esperienze, punti di vista diversi. Tutto e' utile per diffondere la consapevolezza che si puo' reagire a questo andazzo".

I sindaci chiamati oggi sotto le Due torri "hanno vinto controcorrente rispetto all'andazzo nazionale" e si puo' "partire da queste esperienze per comprendere come si costruisce un'alternativa credibile per l'Italia", continua Merola. 

Bisogna "guardare in faccia il Paese reale senza presunzione e senza spocchia", continua il sindaco bolognese, pungendo tanto il M5s ("Uno vale uno alle elezioni ma uno non vale l'altro") che il Carroccio ("E' la magistratura che chiede a Salvini di ridare indietro i soldi che la Lega ha rubato e questo non si mette al voto").

Per Merola "non possiamo piu' dividerci solo tra sinistra e destra, anche se per me i valori fondanti della sinistra sono il futuro". Ma bisogna tracciare altre distinzioni: "Loro dicono nazione, noi- suggerisce Merola- dobbiamo dire patria. La patria e' inclusiva, si sceglie di essere cittadini e la patria e' costruzione di una comunita' aperta, mentre la nazione e' una chiusura finta".

Intanto, il sindaco di Bologna dialoga con altri primi cittadini ma per il momento non da' riferimenti che guardino alle prossime europee e poi alle amministrative. "No, sono molto interessato a parlare di contenuti, capire punti di vista diversi, ascoltare, dopodiche'- e' la sua risposta- forse saro' in grado di indicare anche qualcosa".

Nel frattempo si e' svolta l'assemblea nazionale del Pd e Merola commenta: "L'essenziale credo sia comprendere tutti che abbiamo bisogno di tutti, che non si tratta di chiudere o aprire nessun partito, ne' di andare oltre, che e' un termine molto vago e che porta sfiga, ma si tratta di costruire insieme a tante forze un'alternativa, il punto di fondo e' che nessuno deve pensarsi autosufficiente".
Magari facendo le "primarie sui programmi", aggiunge Merola.

Che non ci sta a riaprire il dibattito sul Campo progressista di Giuliano Pisapia, a cui il sindaco di Bologna aveva guardato con interesse: "Guardo avanti, non ci fa bene una discussione sul passato

ora "la cosa importante e' che il Pd abbia aperto la fase congressuale e finalmente si discute", sottolinea il sindaco. Ma Merola andra' all'evento milanese del 28 e 29 settembre, anche quello pensato per un confronto tra amministratori alternativi al centrodestra? "Spero ci siano tante iniziative", si limita a rispondere il primo cittadino.

Nel frattempo, tornando a Bologna, l'incontro promosso da Merola non ha riempito l'oratorio San Filippo Neri ma sono diversi gli esponenti politici presenti: tra loro anche il segretario del Pd regionale Paolo Calvano, il capogruppo dem in viale Aldo Moro, Stefano Caliandro, l'ex parlamentare Sergio Lo Giudice (ReteDem) e il sindaco civico di Budrio, Maurizio Mazzanti. Colonna sonora di Luca Carboni: "Ma com'e' bella la citta'.. (Dire)

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