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Cronaca

'Vi brucio la macchina': dopo mesi di pedinamenti e minacce, 62enne ai domiciliari per stalking

Si erano conosciuti a luglio, erano solo amici, almeno per lei, ma lui voleva di più e passa dallo stalking alle minacce e alla violenza fisica

Si erano conosciuti solo a luglio, erano solo amici, almeno per lei che aveva un compagno, ma lui aveva mal interpretato, voleva di più. E' l'ennesima storia di stalking che si è conclusa con la condanna agli arresti domiciliari di un 62enne.

Lei, 53 anni bolognese, aveva cercato di allontanarsi, ma aveva aggravato la situazione e poi il solito copione: appostamenti sotto casa, telefonate, sms a raffica sino alla minaccia "Vi brucio la macchina", riferendosi a lei e al suo compagno. Dopo due mesi d'inferno, la donna aveva preso coraggio e in settembre aveva sporto una denuncia risultata nel divieto di avvicinamento anche ai luoghi che la donna frequentava. Sempre peggio, tanto che un giorno l'aveva attesa in un bar: "Le tue denunce non servono a niente, non ti libererai di me così facilmente" le aveva detto. Poi era passato alle violenze fisiche: in ottobre l'aveva colpita con un pugno in faccia, otto giorni di prognosi. 

Una nuova denuncia-querela e il supporto psicologico fornito alla vittima dalla Polizia di Bologna tramite la onlus "La Casa delle donne per non subire violenza", poi tre giorni fa gli elementi sono stati sufficienti per la Procura che ha disposto l'aggravamento cautelare, così l'uomo, di origine veneta, è finito agli arresti che sconta nella sua casa bolognese.

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