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Cronaca Borgo Panigale / Via Marco Emilio Lepido

Dai falsi profili Facebook, alle minacce di morte: donna perseguitata da un'ex "cliente"

Denunciato più volte dalla donna, che era diventata la sua ossessione. Imperterrito ha continuato a perseguitarla e minacciarla: ieri l'ultimo agguato, al bar. Lo stalker è finito in manette

Continue telefonate, messaggi, appostamenti, fino alle minacce di morte e vendette via social network. Così una 31enne rumena è stata perseguitata per oltre un anno da un connazionale 28enne.
Lei, ex 'lucciola', aveva scelto di lasciare cessare l'attività di prostituzione e da allora aveva interrotto ogni rapporto con l'uomo, suo ex cliente, che evidentemente non si è rassegnato al distacco perchè invaghitosi della donna, tanto da farne la sua ossessione. A nulla sono valse le continue denunce di lei, il divieto di avvicinarla imposto dal Tribunale, 8 mesi di carcere. Una volta uscito, il 28enne è tornato a minacciarla: ieri l'ultimo 'agguato', finito con un nuovo arresto.

Da quanto si apprende, ieri pomeriggio la donna, mentre si trovava in un bar in via Marco Emilio Lepido, ha incrociato il 28enne. Lo stalker le avrebbe intimato di uscire dal locale, minacciando: "Vedi cosa ti combino e non mi importa se chiami la Polizia'. Così facendo è uscito, attendendo fuori la sventurata che, spaventata, si è rifugiata nel bagno ed ha allertato la polizia.
Sopraggiunti gli agenti, hanno trovato il 28enne fuori dal bar, in attesa. Per lui è scattato l'arresto per atti persecutori.

Si tratta solo dell'ultimo atto di questa triste vicenda. Le persecuzioni sarebbero iniziate a fine 2014. Prima continui messaggi, telefonate e appostamenti. Poi via via fino alle minacce di morte, rivolte alla donna e anche al figlio minorenne di lei. La 31enne era stata anche costretta a cambiare numero di telefono, ma a nulla è valso. L'uomo è tornato alla carica. 

Sono così partite le prime denunce. A dicembre 2014 il Tribunale aveva emesso nei confronti del giovane un divieto di avvicinamento ai luoghi che frequenta la donna. Divieto non rispettato. Così si arriva al maggio dello scorso anno, quando a seguito di nuovi atti persecutori il 31enne finisce in arresto. 8 sono stati i mesi di reclusione, al termine dei quali è tornato all'attacco: nuove minacce alla donna, alla quale rinfacciava di averlo rovinato mandandolo in carcere e dicendo che per questo voleva essere 'risarcito'. Poi è arrivato a aprire falsi profili Facebook, attraverso i quali si spacciava per la 31enne e per il figlio di lei. Infine, l'ultimo atto, la scenata di ieri al bar. Terminata con l'arresto, si spera l'ultimo. 

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