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Cronaca

Uffici giudiziari all'ex Staveco: con il primo incontro, le prime 'spine'

Arrivano le prime 'spine': la viabilità, visto che ci sono solo due accessi e il vincolo archeologico, vista la probabile presenza sotto l'area, di una necropoli etrusca

Primo incontro sul futuro della Staveco, dopo la firma del 23 gennaio sul protocollo d'intesa per il trasferimento nell'area degli uffici giudiziari. Un tavolo tecnico al quale siedono l'Agenzia del Demanio, il Provveditorato alle opere pubbliche, il ministero della Giustizia e il presidente della Corte d'appello Giuseppe Colonna in rappresentanza dei magistrati e l'Ordine degli avvocati.

Durante la riunione, che si è tenuta in Piazza Malpighi, nella sede dell'Agenzia del Demanio, sono già emerse "alcune indicazioni" in vista della stesura del bando per la progettazione della cittadella giudiziaria.

Due, in particolare, le questioni sollevate oggi: da un lato, spiega il presidente dell'Ordine degli avvocati di a Bologna, Giovanni Berti Arnoaldi Veli. Il Comune "ha posto l'accento sui possibili problemi di viabilità, visto che attualmente ci sono solo due accessi all'area", mentre dall'altro "la Soprintendenza ha confermato il vincolo, comunque già noto, su alcuni edifici dell'area, e il vincolo archeologico, vista la probabile presenza, proprio sotto l'area ex Staveco, di una necropoli etrusca". Da parte loro, Berti e il presidente della Corte d'appello Giuseppe Colonna si sono limitati "ad ascoltare e a chiedere qualche piccolo chiarimento". (dire)

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