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Cronaca

Strade dissestate, verifica un anno dopo: qualcosa è cambiato?

Un altro viaggio sulle strade cittadine dopo due inverni e il terremoto: per ogni via migliorata, ne spunta un'altra che si sta deteriorando. Dura vita per centauri e ciclisti

Un tema purtroppo spesso ricorrente quello della condizione delle strade della nostra città: un manto stradale complesso, a "regime misto" potrebbe definirisi, tra asfalto e lastroni di granito, più belli a vedersi, ma deformati dal passaggio decennale di bus che pesano tonnellate.

Avevamo compiuto un "giro" in città agli inizi del 2012 e ci siamo tornati dopo un anno e mezzo per vedere cos'è cambiato. Nel frattempo sono trascorsi due inverni, soprattutto quello dell'anno scorso delle nevicate interminabili, che ha dato il colpo di grazia al selciato, sebbene ogni cittadino continui a chiedersi "ma che amalgama useranno nei paesi nordici, dove la neve persiste per diversi mesi? Facciamoci dare la ricetta". E poi il terremoto, che sicuramente ha rappresentato un duro colpo per vie ed edifici.

E poi ci sono le casse comunali, a stecchetto, "Per le strade servirebbero 40 milioni di euro, una cifra che palazzo d'Accursio non ha", così l'assessore ai lavori pubblici Andrea Malagoli qualche tempo fa.

SUL CAMPO. Siamo partiti da via San Vitale: l'asfalto e la pista ciclabile resistono, senza particolari segnalazioni. Nuovo asfalto anche per via Begatto che l'anno scorso appariva dissestato. Ma, arrivando sotto le Torri, continua a sorprenderci la "pavimentazione" del portico di San Vitale: lì dovrebbe cominciare la zona di maggiore attrattiva, con un crocevia spettacolare tra Mercanzia, Ravegnana, Zamboni, Rizzoli, Strada Maggiore... Mentre tutti gli altri portici sono pavimentati in granito, seppur malmesso e rappezzato, lì persiste una "soluzione" bizzarra: una sorta di lastrone in linoleum nero, bruttissimo a vedersi e che si cotinua a rattoppare, giammai con lo stesso materiale. 

Stesse vie, un anno dopo: ecco cosa è (o non è) cambiato!

Ci spostiamo all'ex Ghetto, sicuramente la zona suggestiva per eccellennza: l'idea della pavimentazione a lastroni-mista-sassi (improponibile per i tacchi femminili) è davvero adatta alla scenografia, ma anche lì non mancano toppe, tombini e concavità.

Rimane critica la situazione-lastroni nella T, Rizzoli e Indipendenza ad esclusione di via Ugo Bassi asfaltata.

Arriviamo in via del Monte, dove avevamo trovato delle profonde crepe, ora è stato steso l'asfalto nuovo.

Dalla segnalazione dei nostri cittadini, il peggior percorso di sempre per ciclisti, motociclisti e automobili è Strada Maggiore. Cantieri e lavori partiti da qualche settimana stanno "pareggiando" il dissesto, intervento che appariva davvero non più rimandabile: con un mix di materiali e sabbia, le grosse fughe e le buche vengono riempite e saldate. Staremo a vedere il risultato e sorpattutto quanto dura.

COSA C'E' DI NUOVO. Siamo usciti dal centro storico per percorrere alcuni tratti trafficatissimi come viale Carducci, Murri. Condizioni che definiamo in generale critiche di queste strade molto battutte dai bolognesi: crepe a volontà in Porta Mazzini, strisce pedonali a scacchiera, ovvero rattoppate con asfalto senza un nuovo tracciamento bianco, e crepe, tante crepe. Via Murri - Toscana, oltre alle solite "pezze" sono tra le campionesse di tombini in concavità. In alcuni tratti, all'inizio di via Toscana, ve n'è una serie che sembra pensata per una prova di sopravvivenza alla guida.

Strade di Bologna: uscendo fuori dal centro

Insomma, cari bolognesi, il problema resta, il comune ha pochi soldi, ma gli stanziamenti per le ciclabili sono stati effettuati e pare daranno un pò di sollievo agli amanti delle due ruote. Gli automobilisti possono avvalersi degli ammortizzatori, quindi ad avere la peggio sono sicuramente i centauri. La città è piena di cantieri, magari quando torneremo dalle vacanze estive le nostre strade saranno lisce come piste di pattinaggio... Sperare non costa nulla...

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