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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Strage 2 Agosto Bologna, parenti vittime: 'Stop depistaggio. Ecco nomi assassini e loro complici'

Nel giorno del ricordo lo sdegno dell'Associazione Parenti Vittime, che parla di assassini scarcerati in tempi record, poi diventati 'star del cinema' e di fiancheggiatori potenti che lavorano 'in modo subdolo', facendo fare alla memora 'strane deviazioni'

Oggi XXXII anniversario della Strage della stazione di Bologna. Era il 2 agosto del 1980 quando un attentato mandò all'aria atrio e primi binari. 85 i morti. 200 i feriti. Bologna non dimentica. Oggi commemorazione ufficiale. Commozione della cittadinanza e partecipazione della politica. Presente anche il Governo alla cerimonia in ricordo delle vittime, nella persona del Ministro dell'interno Anna Maria Cancellieri. Nonostante qualche fischio levatosi dalla folla duante il suo intervento, tenuto proprio sotto quell'orologio innanzi all'ingresso ferroviario, fermo sull'ora dell'esplosione -10.25 -  a ricordare sempre quel giorno di orrore e morte.  Un giorno che ha scalfito le coscienze di tanti, e segnato indelebilmente le vite dei parenti delle vittime. Oggi loro i protagonisti della commemorazione, insieme ai propri cari, sepolti sotto quel cumulo di polvere e macerie.
E' stato Paolo Bolognesi - presidente dell'Associazione familiari - a parlare per tutti, farsi portavoce di ricordi ed emozioni così laceranti. "All’inizio  si  parlò  dell'esplosione di  una caldaia - ricorda Bolognesi - ma quello che successe il 2 agosto 1980 ,fu chiaro da subito ai cittadini, che sei anni prima, avevano  vissuto  la  strage  dell’Italicus.  Si trattava di una bomba, una bomba fascista."  "Quel giorno - ricorda ancora - medici, infermieri, ferrovieri, vigili del fuoco, in un clima surreale di pietà e rabbia, in silenzio hanno lavorato ben oltre le ore dei singoli turni. Semplici cittadini volontari e giovani  militari  di  leva  sono accorsi in stazione per liberare i feriti sepolti  dai  calcinacci,  per  estrarre da quell’inferno piccoli corpicini senza vita che sembravano bambole, ma erano esseri umani. In certi momenti, di fronte alle infinite urgenze e alle scene devastanti, molti soccorritori non  riuscivano  a  nascondere la commozione e a reprimere i singhiozzi, ma hanno continuato ad aiutare e ad aiutarci."

Strage 2 Agosto, 32 anni dopo Bologna sanguina ancora

LA RABBIA DEI PARENTI DELLE VITTIME, NOMI ASSASSINI E COMPLICI. I familiari combattono in nome della verità, della giustizia: "Dopo  anni  di  indagini  e processi, - continua Bolognesi  - possiamo oggi in questa piazza gridare alcuni  dei  nomi  di  coloro  che hanno causato la strage.  Gli  esecutori  materiali  sono:  i terroristi fascisti  Francesca  Mambro,  Valerio  Fioravanti  e  Luigi  Ciavardini;  I colpevoli  di  depistaggio  sono: il Gran Maestro della Loggia Massonica P2 Licio  Gelli,  il  faccendiere  Francesco  Pazienza,  i  vertici  del SISMI (Servizio  Segreto  Militare)  iscritti  alla  Loggia  P2  generale  Pietro Musumeci  e  colonnello  Giuseppe Belmonte. Il generale Santovito direttore del SISMI non fu condannato perché deceduto durante il procedimento. Costoro,  però,  sono  tutti, da tempo, in libertà.

POLEMICA VS FILM PATIERNO. Rinfocola la polemica divampata negli ultimi giorno Bolognesi, vomitando la sua rabbia: "Gli esecutori  materiali - urla nel giorno della ricordo- sono gli ergastolani più  agevolati nella storia criminale del nostro Paese . Come se non bastasse il doverli incontrare  liberi per le strade, dopo aver scontato solo due mesi per ogni morto assassinato, Valerio Fioravanti, quest’anno,  è  diventato  il  protagonista  di un docufilm per la regia di Francesco  Patierno.  Ancora  una  volta, dunque, un feroce assassino viene esibito  come  una  star  e  non  come il capo di una feroce organizzazione terroristica,  che  aveva  come  specialità  quella  di  massacrare persone disarmate  e indifese, in alcuni casi persino ignari passanti. Una incredibile ambiguità della memoria porta  a  creare cinque libri e un film innocentisti e perdonisti, in pochi anni ,a beneficio di Valerio Fioravanti."

DEPISTAGGIO, per i parenti delle vittime un dolore che affonda in una ferita ancora aperta: "I  terroristi - denunciano i familiari delle vittime - e  i  loro  fiancheggiatori  e  sponsor, spesso di altissimo livello  istituzionale,  come  nel  caso  di  chi  sostiene  e  continua  a proteggere  gli  esecutori  materiali della strage di Bologna, avanzano, in modo  sempre  più  subdolo  e  sfacciato  allo stesso tempo, la pretesa del diritto  all’oblio  di  fatti  scomodi,  con  le  tecniche collaudate della mistificazione e del depistaggio. L’ultimo,   ma   non   nuovo,   tentativo   di  depistaggio  sulla  matrice dell’attentato   del   2  agosto,  ha  rispolverato  l’inconsistente  pista teutonico-palestinese  che, come tutte le piste internazionali care al capo della  Loggia Massonica P2 Licio Gelli, si è rivelata un ennesimo tentativo di  confondere  le  acque.  Il suo più acceso sostenitore, l’Onorevole Enzo Raisi,   per  scagionare  i  suoi  protetti,  Francesca  Mambro  e  Valerio Fioravanti,  non si è fatto scrupolo di insinuare che l’esecutore materiale della  strage  potrebbe  essere stata una delle vittime: Mauro Di Vittorio, che da anni non era più un attivista politico.

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